Da Palermo a Pavia a piedi: "Portiamo la pace"

Accolti a San Pietro in Ciel D'Oro i missionari laici Fratel Biagio e Fratel Davide

Fratel Davide e Biagio a Pavia (Torres)

Fratel Davide e Biagio a Pavia (Torres)

Pavia, 11 agosto 2017 - In cammino lungo tutta l’Italia per portare un messaggio di pace e speranza. Partiti da Palermo, dopo aver toccato 17 regioni (mancano Val d’Aosta, Piemonte e Liguria), ieri pomeriggio fratel Biagio e fratel Davide hanno fatto tappa a Pavia. Accolti in San Pietro in Ciel d’oro, i due pellegrini sono rimasti incantati davanti alla bellezza dell’Arca che custodisce le spoglie di Sant’Agostino. «Come noi anche Agostino veniva da lontano – ha detto fratel Biagio Conte, 53 anni, missionario laico che nel 1991 ha fondato Speranza e Carità – e ha partecipato al cambiamento della mia». Saio, sandali, al collo la conchiglia di San Giacomo, simbolo del pellegrinaggio a Santiago de Compostela, fratel Biagio cammina portando la croce sulle spalle. «Lungo il percorso – ha sottolineato il missionario – c’è chi ci accoglie e chi ci manda a quel paese, ma non importa, noi portiamo a tutti il nostro messaggio di pace e speranza in un momento in cui la pace non c’è e sembra esserci poca speranza. Stiamo vivendo il Santiago dell’Italia». Fino all’età di 27 anni, Biagio è stato un ragazzo come tanti che seguiva la moda e i giocatori di calcio. Poi ha trascorso un anno da eremita. «La mia famiglia si è rivolta a Chi l’ha visto? per ritrovarmi – ha aggiunto fratel Biagio – e ho deciso di tornare a Palermo, dove mi occupo di alcolisti e barboni nella stazione centrale».  Una volta l’anno, poi, si mette in viaggio e risale la penisola accompagnato da qualcuno che di volta in volta si aggrega seguendolo anche sul gruppo Facebook “Seguiamo fratel Biagio”. «Ci accompagnano dei laici come dei religiosi – ha proseguito – e talvolta anche delle mogli». Ospitati in varie strutture e rifocillati a giorni alterni, perché uno è di penitenza, a Roma i pellegrini sono stati accolti da Papa Francesco: «Il buon Dio ti ha mandato a riparare la Chiesa in rovina, ho detto al pontefice».