Parona, maxi-incendio tra i rifiuti: fa paura la nube nera sulla città

Ma i tecnici dell’Arpa hanno rassicurato sui possibili rischi ambientali

Incendio ditta stoccaggio rifiuti Aboneco  Parona Lomellina

Incendio ditta stoccaggio rifiuti Aboneco Parona Lomellina

Parona, 25 maggio 2017 - La grande paura si è dissolta come la densa nube nera che per ore è stata visibile a decine di chilometri di distanza. Ma la preoccupazione rimane. I vigili del fuoco hanno lavorato anche per tutta la giornata di ieri alla Aboneco di Parona, l’azienda specializzata in bonifiche ambientali dove martedì pomeriggio, per cause che sono ancora da chiarire, è divampato un violento incendio.

«La situazione è sotto controllo – spiega Mauro Sommi, titolare dell’attività con i fratelli Mauro e Stefano – ma i vigili del fuoco sono ancora al lavoro. Il rogo ha interessato del materiale pressato derivante dalla raccolta dei rifiuti urbani: parliamo di carta, plastica, cartone, imballaggi, rifiuti ingombranti. Non c’era assolutamente null’altro come invece qualcuno ha cercato di fare credere. Le fiamme si sono sviluppate all’esterno – spiega ancora Sommi – e stiamo cercando di capirne le ragioni. Superata l’emergenza puntiamo ora a riprendere l’attività anche se sappiamo che saranno necessari alcuni giorni e per noi l’accaduto è stato un danno molto ingente». G

ià nella serata di martedì i tecnici dell’Arpa avevano rassicurato la popolazione dell’area circa i possibili rischi ambientali. I primi rilievi effettuati al momento dell’arrivo a Parona non hanno evidenziato delle concentrazioni significative di acido solforico, monossido di carbonio e metano. Anche le centraline di Vigevano e Mortara due ore dopo lo scoppio dell’incendio non mostravano valori di monossido e biossido di azoto e Pm10 <WC>alterat<WC1>i. Inevitabile però che la preoccupazione rimanga. «L’incendio di Parona – dice Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd – si configura come l’ennesimo episodio preoccupante per la Lomellina.<WC> Intanto <WC1>seguiamo da vicino l’evolversi della situazione e ci auspichiamo che presto vengano fornite alla popolazione tutte le informazioni con la massima trasparenza».

«Ho verificato direttamente che la situazione è sotto controllo – aggiunge Silvia Piani, Lega Nord –. Per avere un quadro completo bisognerà aspettare l’esito dei campionamenti dei microinquinanti; da questi riscontri valuteremo l’opportunità di chiedere che i controlli siano estesi per escludere la contaminazione dei terreni». Per Iolanda Nanni (M5S) «i dati che sono stati pubblicati sinora sono parziali e non esaustivi».