Sparatoria a Garlasco, caccia all’arma del delitto e alle risposte

Non è ancora stata ritrovata la pistola con cui Massimo Piazza ha ucciso Jader Sgherbini

Il luogo dell'omicidio a Garlasco

Il luogo dell'omicidio a Garlasco

Garlasco, 13 luglio 2017 - In programma questa mattina l’interrogatorio di garanzia di Massimo Piazza, 43 anni, l’uomo che lunedì, in piazza Unità d’Italia a Garlasco, ha sparato uccidendo Jader Sgherbini, 30 anni, operaio di Ottobiano. Alla base del tragico epilogo di una delle tante discussioni avvenute tra i due negli ultimi mesi, ci sarebbero questioni economiche. Piazza, che è recluso nel carcere di Pavia, sostiene di non essere arrivato armato all’ultimo incontro ma di aver strappato la pistola, una calibro 7,65 che non è stata ancora ritrovata, dalle mani della vittima.

E proprio la ricerca dell’arma è uno dei punti sui quali si sono focalizzate le indagini dei carabinieri. Piazza stesso avrebbe ammesso di essersene liberato poco prima del ponte sul Ticino di Vigevano, quando era stato intercettato dai militari che, qualche chilometro più avanti, gli hanno tagliato la strada, bloccandolo. Della pistola però non è stata ancora trovata traccia. Ieri mattina i carabinieri hanno perquisito la casa di Piazza e il vicino magazzino alla ricerca della pistola ma anche di altri elementi utili al riscontro delle indagini. Dopo alcune ore di lavoro sono stati visti allontanarsi con del materiale. Alla perquisizione ha assistito anche il legale di Piazza, l’avvocato Roberto Grittini. I carabinieri potrebbero aver ritrovato una parte di un’arma e di altri accessori, anche se gli investigatori non confermano la circostanza. Gli accertamenti proseguiranno nei prossimi giorni. Ieri è stato conferito l’incario per effettuare l’autopsia sul corpo della vittima che comprende anche i rilievi relativi alla presenza di polvere da sparo sulle mani, una circostanza che, se confermata, potrebbe avvalorare la versione di Piazza.    Ma le telecamere di un locale che si affaccia su piazza Unità d’Italia hanno ripreso quegli attimi. L’acceso diverbio tra Piazza e Sgherbini, il pugno che quest’ultimo ha dato al rivale. Piazza che si allontana di qualche passo mentre Sgherbini, che sarebbe diventato padre tra poche settimane, si avvicina minaccioso alle sua spalle. A quel punto Piazza si gira ed esplode un solo colpo di pistola e si allontana con calma mentre il suo rivale crolla a terra. Il tutto sotto agli occhi di numerosi testimoni che continuano a comportarsi come se nulla fosse. Massimo Piazza si allontana sulla sua Alfa 159, passa a prendere la convinvente e il figlio di lei e si dirige verso il Milanese. Ad Albairate ha dei parenti e ad Abbiategrasso ha vissuto a lungo. Non ci arriverà: sulla sua strada ad aspettarlo trova i carabinieri che mettono fine alla sua fuga.