In chiesa come al concerto rock: la messa va sul maxi schermo

Per consentire anche ai fedeli che si trovano nelle file più lontane dall’altare di seguire al meglio le funzioni

Don Paolo Nagari

Don Paolo Nagari

Gambolò (Pavia), 8 aprile 2017 - La celebrazione in primo piano. È questo l’obiettivo della decisione di don Paolo Nagari, parroco di Gambolò, da sempre attento a quello che l’innovazione tecnologica offre, di utilizzare uno schermo in occasione della messa. In questo modo sarà possibile consentire anche ai fedeli che si trovano nelle file più lontane dall’altare di seguire al meglio le funzioni. «Non lo usciamo sempre - precisa don Paolo - ma in qualche occasione. Pensiamo che siamo uno strumento utilissimo». Il celebrante ha a disposizione un tablet che gli consente di gestire due schermi a led posizionati all’interno della chiesa parrocchiale.

Don Nagari è da sempre attento ai possibili utilizzi della tecnologia nell’ambito della sua missione pastorale: lo scorso anno aveva promosso Radio Mia, un’emittente strettamente parrocchiale, da realizzarsi con strumentazioni molto semplici, che avrebbe consentito ai fedeli di poter seguire da case la funzioni. Il progetto però, accolto inizialmente con interesse, non era però riuscito a decollare. Ma non è detto che possa essere ripreso in futuro. Per il momento intanto la Messa va anche sullo schermo. E lo stesso strumento è già stato utilizzato, con risultati soddisfacenti, anche per agli incontri organizzati in chiesa.