Incendio raffineria Eni di Sannazzaro, Arpa: "Residui incombusti come rifiuti pericolosi"

I risultati delle analisi sul materiale trovato nei paraggi della raffineria andata distrutta a inizio dicembre. I Comuni ricordano di non mangiare gli ortaggi raccolti dopo tale periodo in zona

Il drammatico incendio alla raffineria Eni di Sannazzaro

Il drammatico incendio alla raffineria Eni di Sannazzaro

Sannazzaro de Burgundi, 23 dicembre 2016 - Rifiuti pericolosi. Così sono stati classificati i residui incombusti trovati a Sannazzaro in seguito all'incendio divampato a inizio dicembre nella raffineria Eni del paese. Le analisi dell'aria svolte dai tecnici di Arpa avevano invece segnalato valori nella norma. A comunicare il risultato, è il Comune di Mezzana Bigli, con un avviso ufficiale sul proprio sito istituzionale.

Alla cittadinanza, l'amministrazione comunica di aver ricevuto i risultati delle analisi sui campioni prelevati il 3 dicembre nelle vicinanze del parco Ferraretti di Sannazzaro: "Tali materiali incombusti, sono da classificare come rifiuti pericolosi in quanto dalle analisi emerge una elevata presenza di Zn (46.857 mg/Kg TQ) - si legge nella nota del Comune di Mezzana -. Ai fini della tutela ambientale, Arpa ritiene che la ricaduta del materiale grossolano contenente composti stabili , in alcuni punti del paese e recuperato nei giorni immediatamente successivi all'incendio, non possa aver cagionato in maniera significativa la matrice suolo".

In seguito, "i sindaci hanno immediatamente chiesto riscontri igienico sanitari all'ATS che ha confermato i consigli riportati nella nota del 7 dicembre riguardo al consumo di verdura degli orti. A scopo precauzionale, le Amministrazioni comunali hanno programmato e concordato con il dott.Cambielli (ARPA), d'intesa con l'Autoritá Giudiziaria, un campionamento (e analisi) a scopo conoscitivo di terreni delle zone interessate dal rinvenimento dei frammenti ed alcune aree sensibili dei centri abitati per poter valutare l'effetto delle ricadute anche dei materiali piú fini". La verifica si terrà il 27 dicembre, con la partecipazione dell'Ats: "In attesa dell'esito dei sopracitati approfondimenti analitici, a titolo precauzionale e cautelativo, si consiglia di evitare di consumare i prodotti coltivati negli orti comunali".