Incendio Corteolona, prime rassicurazioni: "Nessuna conseguenza sull'acqua potabile"

La società Pavia Acque: "I pozzi prelevano acqua da falde profonde"

Il capannone incendiato a Corteolona

Il capannone incendiato a Corteolona

Corteolona (Pavia), 8 gennaio 2018 - In attesa di conoscere gli esiti dei controlli dell'Ats su acqua e suolo nella zona del Pavese interessata dall'incendio doloso di mercoledì 3 gennaio, in un capannone nel Comune di Corteolona e Genzone, arrivano rassicurazioni, per i residenti, dalla società "Pavia Acque" sulla qualità dell'acqua distribuita nelle case.

In una nota la società "esclude", infatti, che l'incendio "possa aver indotto conseguenze sulla qualità dell'acqua distribuita dagli impianti collocati nella zona, che sono alimentati dalla centrale di potabilizzazione di Genzone". "I pozzi collegati alla centrale di potabilizzazione - spiega Pavia Acque - prelevano acqua da falde profonde, non in collegamento con la falda freatica, che si trovano a quota variabili tra i 70 e 130 metri di profondità dal piano campagna, in posizioni non vulnerabili a quanto si verifica in superficie". "Grazie alla centrale di potabilizzazione - conclude il comunicato -, viene inoltre effettuato un trattamento delle acque emunte dai pozzi, con filtraggio su filtri a sabbia e npirolusite e su carboni attivi, per assicurare la potabilità dell'acqua distribuita alle utenze, che anche in questo caso è garantita".