Tromello, colpo da 10 milioni di litri di gasolio

Denunciati due cittadini russi per le razzie all’oleodotto

SUL POSTO L’edificio abbandonato usato come deposito

SUL POSTO L’edificio abbandonato usato come deposito

Tromello, 1 dicembre 2016 - In pochi mesi erano riusciti a sottrarre dall’oleodotto che collega la raffineria Eni di Sannazzaro al polo pertrolchimico di Rho-Pero una quantità di gasolio che è stata stimata in almeno 10 milioni di litri, per un valore vicino ai 5 milioni di euro. Si tratta del furto del genere più importante di sempre quello scoperto dai carabinieri che hanno denunciato anche due persone. Si tratterebbe di due cittadini russi che da qualche tempo vivevano a Tromello e nella cui abitazione i militari hanno lavorato per tutta la notte. Ci sono infatti molti aspetti della vicenda che devono essere ancora chiariti. Tutto è avvenuto nella serata di lunedì quando le apparecchiature elettroniche che controllano l’oleodotto hanno registrato un calo di pressione, il tipico segnale dell’azione dei ladri di carburante che scavano fino ad un paio di metri di profondità per intercettare la condotta che scorre sotto ai campi e poi vi applicano un rubinetto dal quale, a più riprese se non si viene smascherati, prelevano il gasolio. Questa volta le cose sono state fatte in grande e molto meglio. Alle tubazioni erano stati infatti applicati due tubi che interrati raggiungevano l’edificio che un tempo ospitava un pub e che ora invece è abbandonato.

Proprio lì la banda aveva creato una sorta di deposito attrezzato dove erano stoccate grandi quantità di carburante che poi, ma su questi aspetti devono ancora fare luce le indagini, veniva trasportato altrove. I militari all’interno dell’edificio hanno ritrovato tre cisterne contenenti in tutto 60mila litri di combustibile. Per aspirarlo i ladri utilizzavano una pompa elettrica. Gli accertamenti immediati hanno consentito ai carabinieri di identificare due persone che sono state denunciate a piede libero per il reato di furto aggravato in concorso. Le indagini mirano ora a scoprire dove il gasolio fosse destinato. A prelevarlo era comunque personale esperto anche in considerazione del fatto che, nonostante l’enorme quantità di combustibile, non si sarebbe registrato alcun sversamento nelle campagne circostanti dove, anzi, nessuno si sarebbe accorto di nulla.