Strade inaccessibili per la gara, ira dei residenti

Per la competizione di Duathlon modifiche alla viabilità

Gli avvisi

Gli avvisi

Pavia, 23 ottobre 2016 - «Con tutto il rispetto per le manifestazioni sportive, dovrebbero organizzarle senza provocare simili disagi. E con un po’ di rispetto anche per chi non può rimanere per ore bloccato in casa o impossibilitato a rientrarvi». I residenti del Vallone, in particolare delle vie attorno al PalaRavizza, protestano per i divieti di circolazione e sosta disposti dal Comune per oggi, per lo svolgimento della manifestazione sportiva Duathlon Sprint. Si tratta appunto di una gara di Duathlon (evento di atletica che somma due frazioni di corsa e una di ciclismo), organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica Triathlon Pavese, inserita nel calendario nazionale Fitri 2016. L’ordinanza del Comune (firmata dal responsabile del Servizio mobilità) dispone che oggi «per garantire l’incolumità pubblica dei partecipanti, la circolazione e la sosta dei veicoli sono vietate»: dalle 8 alle 18 in via Treves davanti al PalaRavizza, dalle 11 alle 18 in via Marchesi e via Treves, dalle 12 al termine della gara nel tratto di via Treves tra via Marchesi e via Ortaglia Ospedale. E dalle 13 al termine della manifestazione viene chiuso tutto il percorso di gara: via Treves, via Marchesi, via Cassani, via Pollak, via Piermarini, via Vigentina e la Tangenziale Est (nel tratto dagli svincoli della Vigentina a quelli della strada Bellingera-Cascina Morona). Per la maggior parte degli automobilisti, il disagio principale è appunto la chiusura per circa 5 ore (dalle 13 e fino al massimo alle 18, anche se la gara dovrebbe terminare già prima delle 17.30) dell’intera Tangenziale Est, con inevitabili problemi viabilistici da viale Cremona alla Vigentina.

Ma oltre al divieto di transito sull’arteria tangenziale, sulla quale non si affacciano abitazioni, ci sono invece i disagi dei residenti nelle vie coinvolte dal percorso della gara, che si vedono ‘reclusi in casa’, o costretti a rimanere fuori di casa, per quella che non per tutti è una giornata di festa. «Io sono di guardia in ospedale fino alle 13 – lamenta una dottoressa residente in via Marchesi – e quando finisco il turno di lavoro non posso rientrare con l’auto a casa». «Io lavoro come dj in discoteca – dice un altro residente – e dopo la serata del sabato rientro poco prima dell’alba. E non mi alzo certo prima delle 11: dovrò parcheggiare l’auto fuori dal perimetro vietato, altrimenti poi resto bloccato in casa».