Trambusto al funerale sociale: "Riaprite la cassa"

Problemi di ordine pubblico, ieri mattina, a un funerale sociale disposto dal Comune

LUTTO L’obitorio (Torres)

LUTTO L’obitorio (Torres)

Pavia, 27 agosto 2016 - Problemi di ordine pubblico, ieri mattina, a un funerale sociale disposto dal Comune. Per reclamare la salma di un immigrato nigeriano, morto circa un mese fa al Policlinico San Matteo, non si era presentato nessun parente. Ne erano stati interessati i Servizi sociali del Comune di Pavia, che dopo aver completato l’iter burocratico hanno disposto il cosiddetto funerale sociale, con costi a carico dello stesso Comune, che era stato programmato per ieri mattina.

All’obitorio del San Matteo si sono però presentati alcuni connazionali, non parenti ma amici del defunto. Chiedevano che la cassa con la salma venisse riaperta, per poter verificare l’identità del deceduto e informarne la famiglia in Nigeria. Gli addetti ai servizi funerari hanno fatto presente che non era più possibile aprire la cassa che era già stata sigillata, ma la risposta non è stata accettata. Sul posto sono dovuti intervenire i vigili. Attimi di tensione, al termine dei quali per fortuna gli animi si sono calmati senza che la situazione degenerasse. Gli amici del defunto hanno accettato il suggerimento fornito dagli stessi agenti, di interessare del caso l’ambasciata in Italia della Nigeria, competente per simili situazioni. Al termine delle tensioni, dunque, il funerale sociale è stato effettuato regolarmente. La salma è stata quindi trasportata al cimitero di San Giovannino, dove però non è stata effettuata la prevista sepoltura. Il Comune ha infatti disposto di aspettare qualche giorno, per ricevere eventuali comunicazioni che potrebbero arrivare dall’ambasciata nigeriana.