Buco nei conti di Asm, tre condannati

Pietro Antoniazzi condannato a 8 anni e 8 mesi di reclusione, Luca Filippi a 4 anni un mese e 10 giorni e Claudio Tedesi a 3 anni e 8 mesi

La sede di Asm Pavia

La sede di Asm Pavia

Pavia, 28 novembre 2016 - Tre condanne per il maxi buco nei conti di Asm Pavia. Si è concluso il processo di primo grado davanti al Gup di Pavia per la sottrazione di circa 1,8 milioni di euro dalle casse dell'azienda multiservizi. I tre imputati, tutti accusati di peculato, avevano tutti scelto di essere giudicati con rito abbreviato, che consente di ottenere lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. L'ex contabile Pietro Antoniazzi è stato condannato a otto anni e otto mesi di reclusione, l'ex presidente di Asm Lavori Luca Filippi a quattro anni un mese e dieci giorni, mentre l'ex direttore generale di Asm Claudio Tedesi a tre anni e otto mesi di reclusione.  

Per tutti gli imputati è stata dichiarata l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Stabiliti anche i risarcimenti alle parti civili. Antoniazzi dovrà risarcire per danni patrimoniale Asm Pavia per 1.186.159,33 euro, mentre ad Asm Lavori, sempre per danno patrimoniale, dovrà 307.941 euro. Tra gli altri risarcimenti stabiliti dal Gup, che riguardano anche gli altri due imputati, Antoniazzi, Filippi e Tedesi in solido tra loro dovranno versare una provvisionale per danno non patrimoniale al Comune di Pavia da 20mila euro. Già calcolate anche le spese di lite.

Resta aperto il processo a carico dell'ex presidente di Asm Pavia, Gianpaolo Chirichelli, che a differenza degli altri tre imputati ha scelto di essere giudicato con rito ordinario: le udienze del dibattimento sono tuttora in corso.