La Finanza al Mezzabarba, dirigenti sotto la lente

Diversi gli incarichi conferiti su cui occorre fare luce

Le Fiamme Gialle hanno acquisito documenti

Le Fiamme Gialle hanno acquisito documenti

Pavia, 23 febbraio 2017 - Fiamme gialle a palazzo Mezzabarba. Gli uomini comandati dal colonnello Cesare Maragoni si sono presentati in Comune ieri mattina per acquisire diversi documenti. Inizialmente si era pensato che al centro dell’interesse delle forze dell’ordine potessero esserci i verbali fantasma relativi agli incontri per preparare il bando per il trasporto pubblico locale. Invece non era così. Le carte acquisite negli uffici del Municipio riguarderebbero il 2010, quindi non l’amministrazione comunale guidata da Massimo Depaoli, ma quella di Alessandro Cattaneo. A far scattare l’acquisizione di atti sarebbero stati, il condizionale è ancora d’obbligo, due esposti presentati nel 2014 alla procura della Repubblica da Guido Corsato rappresentante della Uil Fpl comparto dirigenza per alcuni incarichi. Per oltre due anni le segnalazioni corredate di delibere e documenti, sono rimaste ferme e ora la pratica sembra essersi sbloccata.

Al momento non risultano ancora indagati e non vengono formulate ipotesi di reato. I militari della guardia di finanza devono ancora leggere le carte. Secondo il sindalista della Uil, in passato l’amministrazione comunale avrebbe avuto una condotta illecita nel conferimento di incarichi dirigenziali. Nel mirino è finita la nomina di Marcello Adduci che era stato nominato dirigente del settore Istruzione, sport e politiche giovanili a tempo determinato. «L’avviso pubblico di selezione – si legge nell’esposto – è stato pubblicato solo per 7 giorni, invece dei 15 previsti. Inoltre per l’incarico veniva richiesta solo la laurea in filosofia e la nomina veniva resa pubblica sui giornali ancora prima che si concludessero le procedure di selezione». Diverso è il caso di Ivana Dello Iacono, dirigente del settore Servizi interni, una nomina che il sindacato ritiene «illecita» perché l’avviso per la copertura di un posto di dirigente non aveva seguito le prescrizioni di legge. Inoltre la dirigente avrebbe firmato in prima persona la delibera con quale la retribuzione che doveva percepire passava dai 36mila ai 44mila euro annui. Anche Francesco Grecchi che era dirigente del settore Lavori pubblici aveva visto la sua retribuzione salire da 44 a 61mila quando ha avuto anche le responsabilità del servizio Urbanistica e dello sportello unico dell’edilizia. Ma secondo il sindacato il Comune di Pavia non dovrebbe prevedere retribuzioni tanto elevate, il massimo per i livelli dirigenziali dovrebbe essere 45mila euro.