Sospeso il comandante della Polizia locale di Pavia

All'origine del provvedimento le pagelle all'indirizzo di Vito Sabato

Flaviano Crocco

Flaviano Crocco

Pavia, 14 dicembre 2017 - Quindici giorni di sospensione. È la sanzione che il segretario generale del Comune di Pavia Carmelo Fontana ha comminato al dirigente della polizia locale Flaviano Crocco. La vicenda è ancora piuttosto nebulosa e prima che scatti il provvedimento il comandante dovrà essere ascoltato dal segretario generale per avere la possibilità di difendersi.

All'origine della questione ci sarebbero due post che un funzionario del Mezzabarba ha pubblicato su Facebook. In quegli scritti pubblicati a novembre Vito Sabato, da tempo simbolo del malaffare nella pubblica amministrazione, raccontava quanto gli stava accadendo. Era l’epoca delle «pagelle» che i dirigenti devono redigere nei confronti dei loro dipendenti. «Non è stato possibile valutare il dipendente Vito Sabato – scriveva Crocco – perché la qualifica tecnica non gli consente di svolgere attività all’interno di questo settore».

Fino a maggio Sabato è stato al Comando di polizia locale per poi passare al settore Lavori pubblici, quindi il comandante doveva redigere la pagella anche per lui. «Prima il dirigente ha scritto che non poteva valutare il dipendente – ha aggiunto Sabato – poi ha fatto sparire la nota e nell’arco di pochi mesi ha fatto tre valutazioni tra loro diverse. Quindi si è confuso e a me ne ha data in copia una diversa da quella messa agli atti. In sintesi: una vergogna, un modo indegno di fare il dirigente della pubblica amministrazione. I caporioni sanno e tacciono, ma se uno si permette di scrivere di queste vergogne, si prende anche le sanzioni disciplinari». E il procedimento disciplinare nei confronti di Vito Sabato è puntualmente arrivato. Uno partito il 16 novembre sta andando avanti con Sabato che dovrà essere sentito a difesa in gennaio.

Nel frattempo però il funzionario quando si è visto recapitare il provvedimento nei suoi confronti in cui il comandante faceva riferimento ad altre sanzioni che Sabato avrebbe subìto, sottolineando una sorta di recidiva, ha reagito. Ha preso carta e penna e ha scritto al segretario generale mettendo in luce come i procedimenti che ha avuto nel corso dell’ultimo biennio siano stati archiviati e pertanto non possono essere iscritti nella cartella personale di un dipendente. E ha minacciato di rivolgersi alla Procura della Repubblica, se il segretario generale non avesse preso provvedimenti nei confronti del dirigente. Così i provvedimenti sono arrivati e adesso toccherà anche a Flaviano Crocco difendersi.