Pavia, 21 gennaio 2018 - Sessant'anni fa, il 20 gennaio 1958, è cominciata una nuova vita per Carlo Rovatti. Mortarese di nascita, ex operaio specializzato e poi tecnico in una tipografia a Mortara, l’86enne che oggi abita a Mirabello con la moglie Maria Rosa ha trascorso una vita sulle ambulanze della Croce Rossa.
«Ricordo il 20 gennaio 1958 come fosse ieri – dice il nonnino della Cri – Ero nelle corsie dell’ospedale Sant’Ambrogio di Mortara e attendevo l’arrivo di mio figlio Massimo che avrebbe visto la luce dopo poche ore. Fui chiamato da un amico che mi disse «vieni con me a Cegnago, dobbiamo fare una dimissione». Nonostante la trepidazione per il parto, andai con lui e cominciò la mia vita come militare barelliere volontario. L’anno successivo presi la licenza di guida per tutti i mezzi di soccorso e tra le prime vetture utilizzate ci fu una 1.500 Fiat, una sorta di macchina ambulanza e la storica Fiat 600 Multipla, talmente scomoda e stretta che, una volta, fummo addirittura costretti a lasciare a piedi una paziente così robusta che purtroppo non ci entrava». In 60 anni ha percorso più di 2 milioni di chilometri al volante di un’ambulanza, ha compiuto migliaia di missioni sul territorio, centinaia di soccorsi in giro per l’Italia. Ieri sera per Rovatti è stata organizzata una festa a sorpresa con tutte le autorità cittadine.