Il carcere di Pavia diventa anche polo psichiatrico

Presto accolti i primi quattro detenuti lombardi

Il carcere di Torre del Gallo a Pavia

Il carcere di Torre del Gallo a Pavia

Pavia, 20 marzo 2017 - L'area sanitaria del carcere di Torre del Gallo è pronta ad accogliere i primi quattro detenuti (provenienti anche da altri penitenziari) affetti da problemi psichiatrici. Saranno detenuti lombardi per mantenere un legame con il territorio. La notizia è stata data oggi, a conclusione della visita alla casa circondariale pavese effettuata dalla commissione speciale di Regione Lombardia sulla situazione carceraria guidata da Fabio Fanetti (consigliere della Lista Maroni).

"C'era l'impegno per realizzare questo centro all'interno del carcere di Pavia e siamo lieti che l'obiettivo sia stato centrato, grazie all'impegno della direzione e del personale - ha sottolineato Fanetti -. Riguardo al fatto che verrà privilegiata l'accoglienza di detenuti lombardi, non si tratta certo di una scelta dettata da ragioni campanilistiche: il recupero di questi detenuti e il loro reinserimento nella società al termine del periodo di carcerazione, risulterà senz'altro più semplice in un contesto più vicino alla realtà dalla quale provengono".

Oggi sono 586 i detenuti del carcere di Torre del Gallo, tra 'comuni' e 'protetti': la metà sta scontando una condanna in via definitiva, gli altri sono ancora in attesa della sentenza finale. "Nel polo psichiatrico - ha spiegato Stefania D'Agostino, direttore del carcere di Pavia - si potranno ospitate al massimo di 12 detenuti. Per far fronte a questo impegno assistenziale, c'è stato un incremento del personale sanitario; a livello medico siamo a posto, attendiamo ora che venga anche garantita la presenza di un infermiere durante la notte. Ringrazio la grande disponibilità della polizia penitenziaria e del personale del carcere, che ci permetterà di offrire questo servizio così importante".