Voghera, detenuto ucciso dal gas in carcere: si indaga

"Non è chiaro se si tratti di suicidio o le conseguenze di uno “sballo” finito male", ha dichiarato Donato Capece, segretario generale del sindacato Sappe

Il carcere di Voghera (Torres)

voghera - super carcere casa circondariale la visita dei politici all'interno per ispezionare - nella foto da sin giuseppe villani , pizzul fabio , chiara scuvera - foto torres

Voghera, 8 luglio 2017 - Un detenuto è morto ieri notte nel carcere di Voghera inalando gas. La vittima è il quarantunenne milanese M.H., recluso dal 2015 con fine pena nel 2020, condannato per furti e detenzione di armi. Era un collaboratore di giustizia. Le circostanze del suo decesso sono oggetto di indagine: "Non è chiaro se si tratti di suicidio o le conseguenze di uno “sballo” finito male», ha dichiarato Donato Capece, il segretario generale del sindacato Sappe. Il detenuto è morto inalando il gas di un fornelletto il cui uso è consentito in cella, ma non era ancora chiaro ieri se si sia trattato di un gesto volontario oppure di un incidente: «Potrebbe anche essere stato un cattivo uso del fornello", ha spiegato il consigliere regionale Giuseppe Villani, che insieme all’onorevole Chiara Scuvera, deputata del Pd, e al consigliere regionale Fabio Pizzul ieri ha svolto una visita ispettiva alla casa circondariale. L’appuntamento era già fissato prima che succedesse il tragico evento notturno. I politici hanno sottolineato il problema della carenza di personale, evidenziando che "ci sono 360 detenuti destinati ad aumentare, sono 192 gli addetti di cui solo 93 agenti con rapporto diretto con i reclusi". Villani ha aggiunto: "Sono presenti anche problemi igienico sanitari nelle ale vecchie del carcere". Scuvera ha poi assicurato che farà presto un’interrogazione sulla situazione del carcere iriense.

In seguito alla morte del detenuto, sono intervenuti anche i sindacati della polizia penitenziaria. "Era in servizio un solo collega a fronte di tre previsti per turno - ha precisato Giuseppe Cappiello, delegato provinciale Sappe Pavia –. Purtroppo la carenza di personale che affligge Voghera da anni ci costringe a sopperire posti di servizio importanti e ad adottare sistemi di vigilanza dinamica forzosa. Da tempo il Sappe di Voghera ha segnalato l’inadeguatezza della sezione che ospita i detenuti collaboratori di giustizia". La carenza di personale riguarda anche «le cosiddette figure di concetto, come ispettori e sovrintendenti». Fabrizio Marongiu segretario provinciale di Ugl ha ricordato che "il 29 giugno abbiamo fatto un’ispezione nella casa circondariale di Voghera. È forte la carenza di personale, in tutto ci vorrebbero circa quaranta persone in più, inoltre mancano sovrintendenti e ispettori per svolgere i compiti di sorveglianza nei reparti – ha sottolineato –. L’altra notte c’era solo un poliziotto non tre come previsto. Chiediamo provvedimenti al Ministero".