Pavia, al Mondino cani in corsia per combattere i disturbi alimentari

Un progetto da 4mila euro che ha coinvolto tredici pazienti

Torna il progetto al Mondino (Torres)

Torna il progetto al Mondino (Torres)

Pavia, 25 gennaio 2017 - Bandana attorno al collo e guinzaglio. Fido è pronto a tornare al Mondino e aiutare le ragazze a superare i problemi alimentari. Il progetto partito grazie a un finanziamento di 4mila euro della Fondazione Cariplo con tre cani Shiva, Trilly e Molly, ha coinvolto 13 ragazze dagli 11 ai 17 anni ricoverate all’istituto di ricovero e cura a carattere scientifico. «Ora lo vorremmo ampliare – dice Elena Sposito referente del progetto – per aumentare il numero dei cani coinvolti». Per questo su www.fidalo.eu la Cooperativa tempo per l’infanzia di Milano presieduta da Silvio Tursi ha lanciato una raccolta di fondi online ‘Grazie Pet’ che è arrivata a 2.700 euro e si concluderà a febbraio. «La pet therapy consente alle ragazze di vivere le emozioni e di imparare a percepirle», spiega Umberto Balottin, responsabile della Neuropsichiatria Infantile dell’istituto neurologico Casimiro Mondino. Ma quella che viene effettuata con i cani in istituto non è una coccola, è una co-terapia eseguita da educatori professionisti. «Inizialmente la pet therapy veniva effettuata da esperti cinofili – aggiunge Sposito – ora ci si è orientati verso educatori professionisti che devono far vivere al cane l’esperienza come se fosse un gioco e seguire un preciso percorso con la ragazza». Di cibo non si parla apertamente per non scatenare un rifiuto. «Alcune pazienti – racconta Antonella Mastrogiacomo, referente di progetto e coadiutrice col cane come Monica Del Signore – hanno realizzato degli oggetti che sono stati venduti per acquistare pappe per gli animali ospiti del canile La Rocca degli Angeli di Rocca de’ Giorgi, che è partner del progetto».    Così piano piano i pazienti imparano a confrontarsi con il loro problema che, come sottolinea il professor Balottin è «un disturbo psichiatrico con un rischio di mortalità compreso tra il 5 il 10%». Un problema sempre più frequente in una società in cui sono sempre più numerosi i ragazzi immigrati che sono stati sradicati dal loro ambiente. «Attualmente abbiamo 9 posti letto in neuropsichiatria e 9 in neurologia – ricorda il responsabile del servizio – e mai un letto vuoto. Dovremo aumentare la disponibilità a 24. Ma il Mondino intende anche aprire nei 400 metri quadri di via Trieste un centro diurno dedicato ai disturbi del comportamento, dell’apprendimento e alimentari tipici dell’infanzia e dell’adolescenza per dare una risposta alle sempre più numerose richieste d’aiuto».