Cacciatore abusivo seguito e fermato: trovati un ibis sacro e un cavaliere d’Italia

Verrua Po, nei guai 67enne: a caccia, ma senza licenza e senza porto d’armi. E' stato anche trovato in possesso di fauna protetta

Gli agenti della Polizia provinciale (Torres)

Gli agenti della Polizia provinciale (Torres)

Verrua Po, 26 ottobre 2016 - A caccia, ma senza licenza e senza porto d’armi. Nei guai è finito un agricoltore di Verrua Po, C.A., di 67 anni. Movimentata la sequenza del fatto con tanto di inseguimento, durato una decina di minuti attraverso terreni di proprietà del cacciatore abusivo e da parte di una pattuglia formata da tre agenti della polizia provinciale. La pattuglia era in servizio lungo l’argine sinistro del torrente Scuropasso quando, giunta vicino alla località Bottarone, notava un uomo intento a cacciare. Nelle vicinanze c’erano anche quattro cani. Gli agenti hanno proceduto a uno dei tanti controlli in atto nel corso della stagione venatoria quando il cacciatore che si trovava a un centinaio di metri, vistosi scoperto, cercava di allontanarsi a passo spedito. Il cacciatore, una volta raggiunto uno spiazzo di terreno arato, si fermava e scavava un buco che poi ricopriva con zolle di terriccio. Una questione di pochi secondi e quindi l’uomo ha ripreso la sua corsa fino a che veniva bloccato. Agli agenti ha negato di essere intento a cacciare. Però, una volta riportato sul luogo in cui era stato visto scavare, appena sotto pochi centimetri di terra, è spuntato proprio un fucile con due colpi in canna.

Altre due munizioni sono state trovate nel gilet che l’uomo indossava. Inevitabile la denuncia per porto abusivo di arma da fuoco, tentato furto venatorio ai danni dello Stato in quanto privo di regolare licenza e occultamento e abbandono di arma da fuoco avendo tentato di sbarazzarsi del fucile seppellendolo sotto terra, si sono aggiunti anche rilievi, in questo caso sanzionabili con ammenda, per il possesso di fauna protetta come un esemplare di ibis sacro e uno di cavaliere d’Italia (volatili particolarmente rari in Italia) ed una pelle di Lince Europea. Il tutto è stato sequestrato. Nelle scorse settimane gli agenti della polizia provinciale erano intervenuti anche per episodi di bracconaggio avvenuti in altre zone, in Lomellina e nel Pavese.