Casteggio, “frattura” della rotaia. Rfi assicura: "Ha ceduto una saldatura, zero rischi"

Nessun ferito, nessun danno, incidente chiuso? Non proprio

Il guasto del binario

Il guasto del binario

Pavia, 24 febbraio 2018 - Una saldatura saltata, Rfi spiega così il guasto che si è verificato sabato scorso a Casteggio. Il conducente del convoglio 20393 di Trenord, proveniente da Voghera e diretto a Piacenza, intorno alle 19,30 aveva arrestato il convoglio, perché aveva avvertito un sobbalzo irregolare. I controlli successivi avevano portato a scoprire la “frattura”. «La rottura della rotaia è stata generata dal distacco di una saldatura», sottolinea Rfi, aggiungendo che «dopo la segnalazione del macchinista, come previsto dalle procedure di sicurezza, è stata subito interrotta la circolazione ferroviaria e sono intervenute le squadre tecniche, che hanno effettuato gli interventi prescritti dalla normativa di sicurezza per il ripristino della rotaia e la ripresa della circolazione treni».

I tecnici di Rfi hanno rifatto la saldatura per unire le due parti di rotaia; la circolazione è ripresa alle 22,35. Nessun ferito, nessun danno, incidente chiuso? Non proprio, su quanto è accaduto sono in corso indagini da parte della Polizia ferroviaria. Lo scopo è accertare cosa abbia provocato il cedimento della saldatura e perché. Il problema che ha interessato la linea era passato sotto silenzio: «Non ne sapevamo nulla, chiederemo informazioni – commenta il sindaco Lorenzo Callegari –. So solo che ci sono stati lavori in stazione, un mese fa circa, ma hanno riguardato il rifacimento del sottopassaggio». Rfi ha già escluso un collegamento tra l’opera e la rottura della saldatura lungo il binario.

Ieri pomeriggio la stazione di Casteggio era semi deserta: «Ci sono pochi pendolari – spiega Luigi Poggi, che gestisce un locale di fronte all’edificio – e il personale della biglietteria non c’è più». L’edificio in alcuni punti risulta sporco e tenuto male, soggetti in difficoltà sostano nella sala d’attesa per trovare riparo. Sembra un angolo di Lombardia dimenticato.