Bando dei bus, la replica dagli sconfitti: "Vincono gli azzeccagarbugli"

Pavia, duro intervento del consigliere delegato del consorzio di trasporto pubblico Tplo

La stazione delle corriere

La stazione delle corriere

Pavia, 27 giugno 2017 - "E' molto triste constatare che ancora una volta il sistema Paese sia riuscito a fregare i più deboli, cioè i cittadini". A qualche giorno dalla decisione del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso delle aziende locali sull’assegnazione del servizio di trasporto su scala provinciale, il consigliere delegato del consorzio Tplo (composto da Line, Pmt, Sapo e Stac), Alberto Cazzani, si toglie qualche sassolino dalle scarpe. "Neanche la sorprendente sentenza del Consiglio di Stato ha messo in dubbio la bontà dell’offerta di Tplo, che migliorava del 15% la qualità per l’utenza finale, con picchi di oltre il 18% sull’ambiente, del 26% sul parco autobus e più del 43% su infrastrutture di fermata e di interscambio, cioè quello che veramente interessa a chi usa il servizio - sottolinea -. Il sistema Paese non premia i progetti migliori, quelli che garantirebbero i servizi di maggiore qualità ai cittadini, bensì premia gli azzeccagarbugli".

La questione è quella del bando di gara da 125 milioni di euro per il servizio di trasporti in tutta la provincia. Per concorrere le aziende attualmente impegnate si sono riunite in consorzio e si sono confrontate con altre aziende italiane. Nel dicembre 2015 il consorzio Tplo aveva ottenuto l’aggiudicazione provvisoria. Al secondo posto si era piazzata la brianzola Autoguidovie. Dopo una diffida arrivata alla Provincia da parte di Autoguidovie e un parere legale, Tplo è stato escluso dalla gara perché mancava l’indicazione dei percorsi ed è cominciata una “guerra” a colpi di ricorsi arrivata fino al Consiglio di Stato e che potrebbe continuare con un nuovo intervento del giudice amministrativo in sede di revocazione. Nel frattempo è arrivata anche un’inchiesta penale che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di quattro persone: l’ex assessore alla Mobilità della Provincia Paolo Gramigna, il presidente della commissione aggiudicatrice Mauro Maccarini, i tecnici Armando Leoni di Genova e Claudio Brasca, di Marcignago. "Personalmente sono rimasto impressionato dalle tante questioni di rilevanza penale che sono emerse - ha aggiunto Cazzani - e sulle quali sappiamo sta lavorando la Procura, che ha già emesso quattro avvisi di garanzia. Se guardiamo poi ai tanti casi di contenziosi giuridici, che ci sono in altre parti d’Italia sulle pochissime gare indette sul Tpl, ne emerge un quadro inquietante. Se il buongiorno si vede dal mattino, le liberalizzazioni sembrano più uno strumento di potere economico che di miglioramento dei servizi per i cittadini".