Raid al liceo: il castigo sarà mite. La scuola perdona, i carabinieri no / VIDEO

Pavia, il provveditore: "Imposteremo un percorso educativo"

Il personale del liceo fronteggia gli studenti

Il personale del liceo fronteggia gli studenti

Pavia, 10 giugno 2017 - «I colpevoli riceveranno non una punizione fine a se stessa, però dovranno capire che hanno fatto una fesseria. Dovranno seguire un percorso di rieducazione». Il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Renato Rovetta, il giorno dopo l’assalto che una sessantina di studenti ha compiuto attaccando il liceo scientifico Copernico, ha incontrato i dirigenti degli istituti coinvolti per portare la solidarietà dell’amministrazione scolastica. Un breve momento con il personale, anche per ricostruire quanto accaduto.

Di fronte ai danni subiti dalla scuola, il dirigente pensa ai provvedimenti da assumere dal punto di vista educativo: «Una volta identificati, i ragazzi dovranno affrontare un percorso. Dovremo aiutarli a riflettere sulla vicenda e a misurarsi con le ragioni che li hanno spinti a compiere quell’azione in modo da arrivare a un recupero». Prima di quello, però, potrebbero subire delle conseguenze. «Visto che gli scrutini sono in corso - ha proseguito Rovetta - quell’azione potrebbe avere un seguito dal punto di vista disciplinare. L’importante è che sia una provvedimento efficace. Potremmo anche costringerli a rifondere il danno, ma non vorremmo far passare il messaggio che pagando si risolve tutto».

Che l'azione si sia compiuta fuori dalla scuola e fuori dall’orario di lezionenon ha alcuna rilevanza. «Dai video che circolano - ha aggiunto Renato Rovetta - si vede che quanto accaduto era imprevisto, imprevedibile e inspiegabile. Nella storia delle due scuole non si sono mai registrate tensioni così. In un giorno eccezionale come l’ultimo giorno di scuola, qualcuno ha deciso di far degenerare in violenza un momento goliardico. Purtroppo la situazione è sfuggita di mano».

Le forze dell'ordine stanno lavorando per identificare i ragazzi e denunciarli per danneggiamento aggravato e lesioni. «Credo presto arriveranno a dare un’identità agli autori di un gesto che avrà conseguenze penali - ha proseguito l’ex provveditore -. Nei video si vede un gruppo consistente di ragazzi, anche se poi ad aver agito saranno stati meno di una decina. Purtroppo tutti gli altri sono stati fiancheggiatori o gente che riprendeva senza intervenire».