Violenze a Piacenza, l'arrestato di Pavia è un operaio

Fissata l’udienza di convalida per l’arresto

Firenze, omicidio-suicidio. Uno dei corpi viene portato via (New Press  Photo)

Firenze, omicidio-suicidio. Uno dei corpi viene portato via (New Press Photo)

Belgioioso (Pavia), 17 febbraio 2018 - E' stata fissata per le 9 di questa mattina l’udienza di convalida per l’arresto di Moustafa Elshennawi, il 22enne che durante gli scontri di Piacenza avrebbe strappato a un carabiniere lo scudo e lo avrebbe picchiato. Riconosciuto attraverso le immagini della manifestazione che si è tenuta per protestare contro la riapertura di una sede di CasaPound, al giovane di origine egiziana, che si è trasferito nel Pavese per lavorare in una logistica, le forze dell’ordine di Piacenza sono arrivate grazie ai colleghi pavesi. Stando a quanto emerso da una prima ricostruzione, gli agenti e i militari emiliani sarebbero arrivati in stazione a Pavia per mostrare ai colleghi della polfer il frammento fotografico nel quale si vede un giovane con un giubbotto grigio. Sarebbero stati i colleghi a riconoscere il 22enne e a contribuire alla sua all’identificazione. Il ragazzo, infatti, lavorerebbe in una logistica di Piacenza, dove arriva ogni giorno in treno.

Quindi gli investigatori si sarebbero spostati a Belgioioso ad attendere che nell’abitazione occupata dalla madre e altri familiari rientrasse anche Moustafa. Una volta comparso, l’operaio è stato fermato e portato a Piacenza. Insieme a lui sono stati arrestati altri due giovani, un cuoco valsusino e un ragazzo di Bologna. "I tre ragazzi sono stati fermati perché alle parole hanno fatto seguire i fatti: chiudere le sedi fasciste – fa sapere Infoaut, che annuncia per questa mattina un presidio di solidarietà davanti alla casa circondariale San Lazzaro di Piacenza –. Moustafa è stato indagato insieme ad altri undici persone per il ferimento di un carabiniere picchiato con suo scudo. È un operaio abituato, nelle decine di picchetti degli scioperi della logistica a cui ha partecipato, a sentire sulla schiena il manganello dei celerini al servizio dai padroni delle coop". "Ci piacerebbe vedere un decimo dell’indignazione scaturita sui media dopo il corteo in occasione dei quasi quotidiani pestaggi o sgomberi di picchetti operai da parte delle forze dell’ordine, sia a Piacenza che altrove", sottolinea il Si Cobas, sindacato al quale appartiene Moustafa. Elena Murelli, candidata del Carroccio alla Camera nel collegio Piacenza-Parma-Reggio invece esprime «preoccupazione per la possibile saldatura tra sindacati di estrema sinistra e violenti".