Antonio Riviezzi, 35 anni
Broni, 26 febbraio 2017 - «È solo l’inizio di un percorso iniziato nel 2013, per valorizzare la struttura ospedaliera di Broni. Il centro per il trattamento del mesotelioma è importante e ci auguriamo possa diventare un centro di ricerca anche nazionale». Soddisfatto il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi perché da mercoledì, per un accordo istituzionale sottoscritto fra l’Asst, l’Ats, il policlinico San Matteo e il Comune di Broni, inizierà a operare il nuovo centro per il trattamento del mesotelioma. Un’esigenza particolarmente avvertita a Broni dove si registra, come a Stradella, il record di malati a causa dell’amianto killer. Si riteneva che picco di casi fosse raggiunto nel 2015, ma ora questa previsione è meno certa e – purtroppo – si scopre che anche l’area di Mortara e della Lomellina occidentale non sono immuni.
Nel centro opererà un’equipe composta da un operatore dell’Ats di Pavia, un medico pneumologo, uno psicologo e un’assistente sociale dell’Asst nonché un’assistente sociale del Comune. Al medico spetterà il compito di selezionare i pazienti mediante accertamenti. La diagnosi radiologica e la toracentesi possono essere erogate sia dalla Asst di Pavia sia dal policlinico in modo da ridurre i tempi di attesa, rispettando la libera scelta. Molto importante sarà anche il supporto psicologico sia verso il malato sia verso i suoi familiari. Il centro di Broni sarà operativo il mercoledì dalle 14 alle 16,30 e si avvarrà di un numero dedicato (0385-582045), ma le prenotazioni sono possibili anche con il numero verde regionale. Tutti i casi trattati saranno censiti allo scopo di creare un database. «Non va tralasciato – aggiunge Riviezzi – che stanno procedendo anche altri lavori per recuperare spazi per altri servizi ambulatoriali e il centro di raccolta sangue, in modo da disporre di una struttura completa per il territorio dell’Oltrepo nord orientale».