Garlasco (Pavia), 23 giugno 2014 - Un silenzio pagato a peso d’oro. Duecentocinquantamila euro almeno, anche se i carabinieri stanno cercando di appurare se ci siano stati già altri pagamenti. Due romeni sono stati arrestati sabato mattina all’interno della Curia di Vigevano dove si erano presentati per ritirare una valigetta contenente il denaro. Ad attenderli c’erano però alcuni carabinieri vestiti da prete. Li hanno bloccati ed arrestati per estorsione. F.A.S., 33 anni, incensurato residente a Vigevano, e F.T., 23 anni, suo connazionale, pregiudicato, avevano minacciato di diffondere delle registrazioni audio di telefonate a sfondo erotico con un sacerdote di 70 anni, che già nella giornata di sabato è stato sollevato dal suo incarico. Ieri avrebbe dovuto celebrare due matrimoni.

I militari del capitano Rocco Papaleo, che hanno iniziato ad indagare a seguito di una denuncia arrivata mesi fa proprio dagli uffici di piazza Sant’Ambrogio, ritengono che i due stessero estorcendo denaro al sacerdote da almeno un anno. Soldi che avrebbero preteso per non rivelare gli incontri hot e le telefonate; avrebbero minacciato di inviare dei filmati dei loro incontri ad alcune trasmissioni televisive. Ma di questi filmati al momento non sarebbe stata trovata traccia. Le registrazioni delle telefonate sarebbero invece reali.

I 250 mila euro oggetto dell’estorsione sarebbero stati «contrattati» nel tempo con i soggetti interessati; pare che in almeno due occasioni uno dei due arrestati sia stato a Roma per definire l’operazione. Con quel pagamento, insomma, che avrebbero dovuto ricevere da don Paolo Scevola, il promotore di Giustizia della Diocesi indicato dalla Curia come mediatore, i due romeni pensavano di avere messo le mani su un gruzzolo considerevole. Ma hanno commesso un clamoroso errore di valutazione.

Da tempo infatti la Curia aveva denunciato ai carabinieri ciò che accadeva. Sabato i due estorsori si sono presentati in Curia in tutta tranquillità. Sulla vicenda la Diocesi si affida ad un comunicato firmato dal vicario generale: «Il protrarsi ed il moltiplicarsi di segnalazioni di episodi di moleste insistenze nella ricera di denaro nei confronti dei responsabili di comunità cristiane e di persone fragili — scrive monsignor Gianfranco Zanotti — ha indotto la Curia di Vigevano a chiedere la collaborazione dei carabinieri per fare chiarezza sugli episodi e per contribuire a rasserenare l’ambiente e a ridare fiducia alle persone».

umberto.zanichelli@ilgiorno.net