Gambolò (Pavia), 17 aprile 2014 - Omicidio. E’ l’accusa con la quale questa notte, come era nell’aria, i carabinieri hanno arrestato Johnny Bianchi, 26 anni ed il fratello Mike Bianchi, 31 anni. Le loro versioni sull’accaduto, dopo ore di interrogatori, sono risultate del tutto discordanti. Nella notte sono stati trasferiti in carcere a Pavia. I due dovranno rispondere dell’omicidio di Driss Sabiri, 30 anni, marocchino residente a Vigevano, morto ieri pomeriggio all’ospedale di Vigevano in conseguenza di un colpo di fucile in pieno petto. A sparare materialmente sarebbe stato Johnny Bianchi.

La vicenda sarebbe maturata per questioni passionali. I fratelli Bianchi ed il marocchino ucciso, che stava cercando il modo per ottenere la cittadinanza italiana, si erano accordati mesi fa per simulare il matrimonio del magrebino con la donna di Mika Bianchi, una ragazza gabonese di 23 anni che ora è in attesa di un figlio. La situazione però deve essere sfuggita dal controllo dei protagonisti e tra la ragazza e Sabiri ci sarebbe stata una vera relazione. Così i fratelli Bianchi lo avrebbero invitato a casa di Mike, che era ristretto ai domiciliari, per un chiarimento.

Cosa sia avvenuto di preciso non è ancora chiaro: i due fratelli sinti sostengono che l’uomo, che era arrivato accompagnato da un connazionale, avesse con sé una pistola, che però non è stata ancora ritrovata. Di sicuro c’è che deve essere nata una discussione nel corso della quale Driss Sabiri è stato colpito in pieno petto da un colpo di fucile. Nella sua casa i militari del capitano Rocco Papaleo avrebbero rinvenuto altre armi e centinaia di munizioni, tutte detenute illegalmente.

di Umberto Zanichelli