Gambolò (Pavia), 17 aprile 2014 - Avrebbe dovuto essere un finto matrimonio che gli avrebbe garantito la cittadinanza italiana. Solo un affare, per il quale era già stata stabilita anche la cifra. Poi la situazione era sfuggita al suo controllo e con quella donna, compagna di una nomade italiano di Gambolò, che avrebbe dovuto diventare la sua finta moglie, era nato qualcosa. Ci sarebbe un movente passionale alla base dell’omicidio di Driss Sabiri, 30 anni, marocchino residente a Vigevano, morto ieri pomeriggio poco dopo le 17 in ospedale a poche ore di distanza da ferimento, avvenuto alle 14 in una casa di via Roma 74. I carabinieri sino alla tarda serata di ieri hanno ascoltato quattro persone e non si esclude che nella nottata possano essere stati emessi provvedimenti di fermo.

Al centro della vicenda ci sono due fratelli, Johnny e Mike Bianchi, 26 anni il primo, 31 il secondo, quest’ultimo ristretto agli arresti domiciari. Proprio la sua convivente, una ragazza gambolese di 23 anni, avrebbe dovuto prestarsi al matrimonio fasullo. Era stato Sabiri a chiederlo, col pretesto di ottenere la cittadinanza. Mike Bianchi, la compagna, il fratello e il magrebino, mesi fa, avevano raggiunto l’accordo economico. Poi, però, il quadro è cambiato. Johnny Bianchi avrebbe scoperto che la fidanzata del fratello con Sabiri aveva davvero una relazione e aveva addirittura ipotizzato che il figlio di cui lei è in attesa fosse del marocchino. Probabilmente i suoi erano più che sospetti. Ma qui le versioni dei protagonisti divergono. Perché i fratelli Bianchi ai militari avrebbero detto di aver chiesto a Sabiri di andare a casa di Mike, che non può uscire, per definire la questione del matrimonio, ma forse avevano in mente di metterlo davanti alle sue responsabilità.

Ma il magrebino non deve aver abboccato se è vero, come sostengono i fratelli sinti, che si è presentato in casa con una pistola nella cintura dei pantaloni e accompagnato da un connazionale. Cosa sia successo poi è tutto da definire. Johnny Bianchi ha riferito che l’uomo avrebbe tentato di estrarre l’arma e lui avrebbe preso un fucile (detenuto illegalmente) e con quello avrebbe sparato un solo colpo al petto del magrebino. Ma gli investigatori non escludono che sia stato un vero e proprio agguato. Tutti questi aspetti dovranno fare luce i carabinieri. E da capire c’è anche se effettivamente la relazione tra la ragazza di Mike e Driss Sabiri esistesse davvero: un particolare che potrebbe indirizzare le indagini su quanto accaduto in quella casa alla periferia di Gambolò. La ragazza, incinta, potrebbe essere trasferita nelle prossime ore in una casa-famiglia dove poter portare a termine la sua gravidanza. L’amico della vittima è stato rintracciato nel tardo pomeriggio a Vigevano, ma con sé non aveva l’arma che i fratelli Bianchi avevano detto di avere visto in mano a marocchino ucciso e che non è stata ancora trovata.

umberto.zanichelli@ilgiorno.net