Gambolò (Pavia), 16 aprile 2014 - Avrebbe dovuto essere un matrimonio-farsa per consentirgli di acquisire la cittadinanza italiana. Poi però le cose avevano preso una piega diversa e con quella donna, fidanzata di un sinti italiano residente a Gambolò, avrebbe avuto davvero una relazione. E questo probabilmente gli è costato la vita. Driss Sabiri, 30 anni, marocchino residente a Vigevano, è morto poco dopo le 17 di oggi, a poco meno di tre ore di distanza dal ferimento avvenuto in una casa di via Roma a Gambolò. Un colpo di fucile lo ha raggiunto al petto causandogli gravissime ferite. Su come siano andate le cose però ci sono ancora pochissime certezze.

I carabinieri del capitano Rocco Papaleo stanno ascoltando in queste ore quattro persone e non è escluso che in nottata vengano presi dei provvedimenti. In particolare a carico dei fratelli Johnny e Mike Bianchi, 26 e 31 anni. Proprio la compagna di Mike Bianchi, che attualmente è agli arresti domiciliari, che ha 23 anni ed è in attesa di un bambino, avrebbe dovuto sposare Sabiri per assicurargli la cittadinanza. Per l’operazione le parti avevano già raggiunto un accordo economico.

Poi però, non è ancora chiaro come, Johnny Bianchi avrebbe scoperto che la fidanzata del fratello con quel giovane marocchino avrebbe avuto davvero una relazione. Così, forse per chiare una volta per tutta la questione, ha invitato l’uomo a casa del fratello. Sabiri ci è andato con un amico e, sosterrebbero i Bianchi, armato di pistola. Un’arma che però i carabinieri non hanno trovato. A differenza del fucile con ii quale pare Johnny Bianchi, lo ha colpito. Agli investigatori avrebbe detto per legittima difesa. Ma anche questo aspetto è tutt’ora al vaglio.