Broni (Pavia), 7 aprile 2014 - I residenti, esasperati, la chiamano ormai «la banda dei quattro». In pochi giorni, ha fatto rapine in bar e ville, sempre in Oltrepo Pavese. L’altra notte è toccato a una villa nel quartiere Piave, alla periferia est di Broni, dove abitano due sorelle, Grazia e Fiorenza P., rispettivamente di 65 e 61 anni. Era passata da poco la mezzanotte quando le due donne si sono affacciate nel cortile dell’abitazione, perché il cane abbaiava furiosamente. Appena fuori, all’improvviso c’è stata l’apparizione di quattro individui, incappucciati, ma non armati. I quattro, probabilmente entrati dal retro della villa, che confina con una zona a vigneto, hanno vinto ben presto la resistenza delle due donne. Le sorelle, minacciate di morte, sono state costrette a rientrare in casa e qui sono state immobilizzate, legate mani e piedi, con il nastro adesivo che i banditi hanno trovato in cucina. Uno dei quattro malviventi, per essere più convincente, ha anche puntato un coltello, sempre preso in cucina, addosso alle due donne.

I suoi complici, nel frattempo, hanno passato al setaccio l’intera casa rovistando nei cassetti: sono riusciti a impossessarsi di circa 500 euro in contanti e alcuni gioielli. Poi sono scappati, lasciando le due sorelle legate per garantirsi, indisturbati (come è stato) la fuga e riuscendo a far perdere le loro tracce. Solo verso le due di notte, un’ora e mezza dopo l’inizio dell’agguato, entrambe sotto choc, le due sorelle sono riuscite a liberarsi dal nastro adesivo e a dare l’allarme al 112 dei carabinieri della compagnia di Stradella. Sono intervenuti anche gli investigatori del nucleo operativo, alla ricerca di indizi utili per incastrare la gang.

L’ennesima rapina in casa avvenuta l’altra notte a Broni ha palesi analogie con altri raid avvenuti, nell’ultimo mese, sempre in Oltrepo: prima a Stradella dove un’intera famiglia è rimasta in balìa di una banda di quattro malviventi “armati” con badili trovati in giardino e poi, nei giorni scorsi, sempre quattro banditi per oltre un’ora hanno tenuto in ostaggio, legati e imbavagliati, un imprenditore edile e sua moglie, a Montescano, in Valle Versa. E anche in questi casi, in fondo, il bottino dei malviventi è stato modesto: un po’ di denaro contante (al massimo 3mila euro) e qualche oggetto prezioso. Più che professionisti del crimine, i carabinieri sospettano di disperati, pericolosi per l’efferatezza nelle loro azioni e perché sembrano avere ben poco da perdere.

di Pierangela Ravizza