Garlasco (Pavia), 4 aprile 2014 - Si ricomincia da capo. Mercoledì prossimo la lancetta del tempo tornerà indietro di quasi cinque anni e segnerà il nuovo processo d’Appello nei confronti di Alberto Stasi, 31 anni, l’ex studente di Garlasco accusato di avere ucciso, il 13 agosto di sei anni fa, la sua fidanzata Chiara Poggi. Il 18 aprile dello scorso anno la Corte di Cassazione, dopo tre udienze, aveva annullato con rinvio la sentenza del dicembre del 2011 con la quale si confermava la sentenza di assoluzione che il gup di Vigevano, Stefano Vitelli, aveva pronunciato qualche giorno prima del Natale 2009.

Intanto mercoledì scorso la trasmissione televisiva «Chi l’ha visto?» ha mandato in onda l’audio di un’intercettazione ambientale, avvenuta nella caserma dei carabinieri di Vigevano, nella quale Stasi racconta del «volto bianco» di Chiara al momento del ritrovamento. Le indagini, però, hanno appurato che era coperto di sangue. «È una circostanza irrilevante», commenta il professor Angelo Giarda che difende l’ex studente. E il collegio difensivo di Stasi annuncia anche l’intenzione di opporsi alla rinnovazione.