Pavia, 15 marzo 2014 - Un’ora di interrogatorio. Ieri mattina è stato sentito dal gip, Anna Maria Oddone, l’ex vicesindaco Ettore Filippi. Accompagnato dai suoi avvocati, Giuseppe Roccioletti e Federico De Sanna, l’esponente politico accusato di corruzione e abuso d’ufficio e per questo agli arresti domiciliari da giovedì mattina, ha risposto in modo completo a tutte le domande che gli sono state rivolte, respingendo ogni addebito. «Abbiamo chiesto la revoca della misura cautelare che è stata imposta per 30 giorni - ha detto Nei prossimi giorni arriverà il pronunciamento. Fin d’ora, però, il fondatore di «Rinnovare Pavia» ha spiegato ai giudici la provenienza di quei 130mila euro che la Guardia di finanza ha trovato sui suoi conti.
«Sono tutti rapporti alla luce del sole - ha aggiunto l’avvocato Roccioletti -, passaggi di denaro documentati. Filippi si era lanciato in un’avventura editoriale, acquistando piccoli giornali locali. Alcuni imprenditori hanno deciso di sostenerlo». Secondo la Procura, invece, l’ex vicesindaco avrebbe cercato di favorire imprenditori amici. Sarebbe accaduto a Punta Est, con palazzine realizzate su un’area che il Piano regolatore destinava a servizi universitari e che invece venivano vendute sul libero mercato, e a Cascina Scova, resort sorto senza autorizzazioni comunali e poi sanato sotto la Giunta Capitelli, quando Ettore Filippi era vicesindaco, attraverso una convenzione che garantiva l’uso pubblico dell’impianto aprendo la piscina per due ore e consentendo l’ingresso di 12 persone al massimo. «Noi siamo ottimisti sull’esisto della revoca che abbiamo presentato - ha sottolineato l’avvocato Giuseppe Roccioletti -. Nel caso non verrà accolta, valuteremo se impugnare il provvedimento».
Nel frattempo Ettore Filippi resta alla finestra. «È un uomo pugnace - ha fatto notare il difensore che conosce Filippi dagli anni Settanta -, un professionista che ha affrontato vicende molto più difficili con grande coraggio. È stato un poliziotto di rango, molto abile nelle indagini, che poi ha deciso di buttarsi in politica con grande passione. Non appartiene a quella razza di politici che vivacchiano all’ombra. È uno che lotta». E proprio sul fronte politico, mentre si scaldano gli animi, Carlo Guerini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, ha voluto difendere l’attuale amministrazione: «Il recente Piano di governo del territorio è stato improntato a una valorizzazione del comparto pubblico e delle aree dismesse: l’iter non ha preso in considerazione le aree private al centro delle indagini».
manuela.marziani@ilgiorno.net
© Riproduzione riservata