Pavia, 8 marzo 2014 - Un altro omicidio in famiglia in Lombardia. E' accaduto verso mezzogiorno, allo Psyco Cafè (FOTOGALLERY) in corso Cavour a Vigevano. Vittima è una donna di 43 anni, Assunta Cigliano, colpita dal compagno Francesco Albano con due coltellate. L'omicida ha 71 anni e si è costituito ai carabinieri. Il movente è la gelosia: come ha dichiarato ai militari, Albano, originario di Scafati (Salerno) accusava la coniuge (di Nocera Inferiore, Salerno) di avere un'altra relazione. I due gestivano insieme il locale nel centro della cittadina lombarda, dove è avvenuto il delitto, intorno a mezzogiorno. All'arrivo dei soccorsi non c'era già nulla da fare. La coppia aveva due figlie di 19 e 16 anni.

Dalle prime frammentarie informazioni, sembra che la coppia litigasse spesso e questo episodio potrebbe essere proprio il finale dell'ennesima discussione tra i due. La donna sarebbe stata colpita mentre si trovava dietro al bancone del bar.

L'AMICA DELLA VITTIMA - "Ultimamente c'erano tensioni fra lei e lui. Lei aveva deciso di fare un'altra vita e lui non lo accettava'': A parlare è un'amica di Assunta Cignano, che lavora in un ufficio vicino. La donna ha spiegato i rapporti che aveva con l'ex convivente, Francesco Albano, che oggi l'ha uccisa a coltellate. La situazione era diventata particolarmente pesante nelle ultime due settimane. Da alcuni giorni Assunta era andata a dormire con le figlie a casa di un'amica. E lei e Francesco si vedevano solo al
locale.
 Era da ottobre che Assunta e il compagno gestivano il locale. Qualcuno nel capannello di gente davanti al bar racconta che preferiva entrare a bere qualcosa quando c'era solo lei, socievole, una bella donna.

LA RICOSTRUZIONE - Anche stamattina, volendole parlare ma non sapendo dove dormisse, l'uomo si è recato al bar. Fuori ha però visto parcheggiata l'auto del rivale, in quel momento non presente. All'interno del locale è nata una discussione tra i due, che si è trasformata in lite. Poi improvvisamente il 71enne ha afferrato un coltello da cucina e ha colpito la donna, più volte e anche al cuore. Quindi è fuggito. Alcuni testimoni l'hanno visto uscire dal bar e salire in macchina. Sulla porta del bar aveva lasciato un cartello con su scritto "Torno subito" a penna, due sedie con sopra una tovaglia per far capire che non si doveva entrare.

Le urla hanno allertato i vicini, che hanno chiamato i carabinieri. I militari hanno trovato la vittima ancora viva, ma la donna è morta poco dopo l'arrivo del 118. A quel punto è partita una breve caccia all'uomo. L'anziano è stato infatti trovato subito, nella sua auto mentre parcheggiava vicino la caserma dei carabinieri, dove probabilmente voleva costituirsi. In stato confusionale e sporco di sangue, ha subito ammesso l'omicidio.