Pavia, 2 ottobre 2013 - Negli ultimi due anni si registrano in media quattro decessi al mese per asbestosi, il tumore dell’amianto. Il dato riguarda l’intera provincia di Pavia, anche se l’incidenza maggiore è in Oltrepo. Dati sempre più preoccupanti, resi noti ieri da Avani, cui hanno partecipato il presidente dell’Ordine dei Medici Giovanni Belloni e il consigliere regionale Giuseppe Villani. Quarantotto le morti censite nel 2011, una in meno nel 2012. Ma con una diversa distribuzione sul territorio. A Broni da 18 nel 2011, i morti sono scesi a 7 nel 2012 A Stradella, si passa da 5 a 2. Aumentano invece a Canneto (3) e Vigevano (6).

«Dati che rispettano le previsioni e toccheranno l’apice tra 2015 e 2022, per il lungo periodo che intercorre tra contatto con la fibra e sviluppo della malattia», commenta Belloni. Sembra concretizzarsi l’ipotesi di apertura di uno sportello amianto all’ospedale di Broni e di un ambulatorio all’ospedale di Stradella. «Abbiamo già avviato contatti con Asl e Azienda ospedaliera per questo percorso assistenziale che ci auguriamo di attivare in 4-5 mesi», annuncia Belloni. Presente un dirigente dell’Asl che ha illustrato norme e tempi del censimento dell’amianto e allo smaltimento. Sono circa 350 mila i metri cubi di amianto finora censiti in provincia. «Sono stati invitati i sindaci del territorio, ma purtroppo è presente solo Campospinoso», ha polemizzato l’associazione Avani.

di Pierangela Ravizza