Pavia, 20 agosto 2013 - Deve partire per il servizio volontario europeo, ma non riesce a ottenere il passaporto «a causa di pendenze penali a suo carico». Bernardo Caldarola, uno degli attivisti del Coordinamento per il diritto allo studio-Udu per il momento è bloccato in Italia. «Non so ancora quali siano i reati che mi vengono contestati — ammette lo studente dell’ateneo pavese —, che io sappia le uniche questioni che ho ancora aperte si riferiscono all’organizzazione dell’University Music Festival di quest’anno. In quell’occasione, infatti, avevamo previsto un concerto all’aperto, ma visto che si era messo a piovere, avevamo deciso di spostarci all’interno dell’aula del Quattrocento».

«Un cambio di programma che ci ha comportato una sanzione amministrativa perché non avevamo la licenza e un reato penale per aver organizzato una manifestazione all’interno», aggiunge. Bernardo, che aveva richiesto il passaporto a metà luglio, si è ritrovato con la pratica bloccata e tra poco più di un mese dovrebbe partire. «Mi sono mosso con un leggero anticipo e ho fatto bene perché dovrei partire il 2 ottobre e non vorrei perdere un’occasione per la quale ho faticato molto». Negli obiettivi dello studente, laureato in Economia Politica, c’è l’idea di lavorare per sei mesi per un progetto equo esolidale in Guinea Bissau.

di Manuela Marziani