di Stefano Zanette

Pavia, 19 agosto 2013 - Di pattuglia, sulle acque del Ticino e del Po. È stato istituito dall’inizio del mese il Nucleo fluviale della Polizia locale della Provincia. Un servizio a costo zero, utilizzando un barcé a motore già di proprietà dell’amministrazione provinciale e gli stessi agenti della Polizia provinciale. E dunque con una presenza limitata dalle altre attività della stessa Polizia provinciale. Due o tre uscite a settimana, concentrate nei week-end, quando sul fiume aumentano sia le barche sia le persone sulle rive. Punto di partenza, l’attracco del Club Vogatori Pavesi, in Borgo Ticino, via Milazzo.

La squadra, di due uomini per ogni uscita, è formata da quattro agenti, scelti per le competenze specifiche: Riccardo Braga, il più esperto (abita proprio in via Milazzo e vive il fiume da sempre), è il punto fermo della coppia di pattuglia, affiancato a turno dai colleghi Alberto Scala, Nicola Barresi e Carlo Buscaglia.

Il primo obiettivo del neonato Nucleo fluviale è fornire un segnale di presenza istituzionale sui fiumi, almeno nelle tratte percorribili in barca da Pavia: sul Ticino, da Bereguardo alla Becca, e sul Po, dalla confluenza del Ticino fino al ponte di Spessa, per un totale di circa 48 chilometri. Le prime uscite sono state quasi interamente dedicate a “visite” nei nove punti d’attracco presenti.

«Abbiamo predisposto anche dei “biglietti da visita” con i numeri da contattare — spiega il comandante della Polizia provinciale, Mauro Maccarini — che abbiamo lasciato nei punti di ritrovo di chi frequenta il fiume. Raccogliamo segnalazioni e problematiche, cercando di dare risposte concrete». Una delle prime segnalazioni raccolte, riguardava i problemi creati dal moto d’acqua che scorrazzano sul fiume, mettendo a rischio l’incolumità di bagnanti e canoisti.

La pattuglia del Nucleo fluviale ha in realtà intercettato una sola moto d’acqua, alla confluenza del Ticino nel Po, di un cliente di un imbarcadero alla Becca: è stato controllato e invitato alla prudenza, ma nei suoi confronti non sono state riscontrate irregolarità. Sempre grazie a una segnalazione, è stato recuperato un barcé abbandonato, sulla riva sinistra del Ticino, nel territorio comunale di Linarolo: è stato trainato e depositato all’ormeggio del Club Vogatori Pavesi.

«La maggior parte delle segnalazioni di chi frequenta il fiume — dice il comandante Maccarini — riguarda la qualità dell’acqua, e nel periodo estivo anche la quantità». Così la pattuglia, perlustrando le rive, ha individuato alcuni scarichi, per i quali sono in corso accertamenti. E gli stessi agenti hanno anche rilevato alcune pompe idrovore in azione per prelievi d’acqua dal fiume: anche in questi casi sono in corso gli accertamenti, per verificare se i prelievi siano autorizzati (nel caso non lo siano, scatteranno le denunce penali).

Come quando sono sulla terraferma controllano i cacciatori, sul fiume gli agenti della Polizia provinciale hanno controllato i pescatori, ma per ora non hanno riscontrato irregolarità. Non hanno l’obiettivo di fare multe, ma quando vedono bagnanti che si allontanano troppo dalla riva, li invitano a uscire dall’acqua: non tanto per far rispettare il divieto di balneazione, ma per la loro sicurezza.

stefano.zanette@ilgiorno.net