Pavia, 16 agosto 2013 - Era a Napoli da un mese dove stava scontando una pena ai domiciliari per una rapina avvenuta a Pavia nel dicembre scorso. Ma la convivenza con i parenti era evidentemente troppo complessa per durare: troppo diverso da cognato e sorella che nel loro appartamento napoletano situato nel quartiere Ponticelli.

Ieri sera la goccia che ha fatto traboccare il vaso: una nuova lite con il cognato (con tanto di lividi ed escoriazioni rimediate) e la pazienza che se ne va definitivamente. Gli agenti, allertati dai vicini, intervengono a vedono l'uomo con una valigia in mano, giù dal portone ad aspettarli: "Evado, meglio la vita in cella che ai domiciliari".

I poliziotti hanno tentato in tutti i modi di dissuadere l'uomo ma, alla fine, è stato inevitabile il suo arresto. Processato con rito per direttissima è stato accontentato in ciò che voleva, ossia evadere da quella famiglia. L'autorità giudiziaria, infatti, pur non convalidando il suo arresto, ha disposto l'aggravamento della misura alla quale era sottoposto con la detenzione in carcere.