Pavia, 15 luglio 2013 - Tre anni di reclusione per violenza sessuale su un ex allievo. Questa la condanna a don Gabriele Corsani, 45 anni, economo del collegio salesiano di Pavia. Il prelato - molto vicino alla famiglia Berlusconi - avrebbe molestato un giovane, 20enne nel 2007 quando sarebbe avvenuto il fatto in una camera di albergo di Rimini, dove il gruppo si trovava per un seminario.

Secondo l’accusa, il sacerdote aveva attirato in una stanza l’ex allievo, di una scuola di ispirazione cattolica di Sesto San Giovanni, proponendogli di dormire insieme per poi palpeggiarlo sui genitali. Il ragazzo era riuscito a fuggire. Nel corso delle indagini affidate ai carabinieri sarebbe emerso un altro episodio, raccontato ma non denunciato da un diciannovenne che, nel 2005, don Gabriele avrebbe tentato di baciare sulle labbra. Per l’episodio del presunto bacio don Gabriele Corsani è stato assolto, mentre per la violenza in camera d’albergo il giudice ha stabilito, oltre alla condanna a tre anni, anche una provvisionale di 5mila euro. La parte civile, rappresentata dall’avvocato Monica Gnesi di Monza, aveva chiesto almeno 20 mila euro.

Don Corsani era stato il primo sacerdote ad accorrere a casa di Rosa Bossi Berlusconi, madre di Silvio Berlusconi, alla notizia della sua morte nel febbraio 2008 a Milano. Un anno dopo il religioso aveva concelebrato ad Arcore la Messa funebre di Maria Antonietta Berlusconi, sorella dell’allora premier. Don Gabriele aveva conosciuto Silvio Berlusconi nel 2002: dai Salesiani l’ex presidente del Consiglio ha studiato e da allora è sempre rimasto legato all’ordine religioso.