di Matteo Miglietta

Pavia, 25 giugno 2013 — «Quell'uomo era vestito bene e aveva un’aria distinta, mai mi sarei aspettato che fosse un disonesto». E invece Massimiliano Frontini, 42enne di Busto Arsizio, secondo la Procura di Pavia aveva progettato una truffa fin nei minimi dettagli. Vittima del raggiro è stato il concessionario Harley-Davidson di via Bramante, conosciuto da molti perché di proprietà del cantante Max Pezzali e del suo socio Angelo Neri. Proprio Neri è comparso ieri mattina in un’aula del tribunale di Pavia raccontando cosa accadde il 10 maggio 2011. Secondo la sua ricostruzione, quando Frontini entrò nella concessionaria chiese di poter comprare una Harley-Davidson “Fat boy special”, del valore di 21.600 euro. «Mi serve subito perché devo prenotare un traghetto per la Sardegna, così da poterla lasciare là come moto per le vacanze» avrebbe raccontato all’ignaro socio di Max Pezzali.

Il presunto truffatore chiese di pagare con un bonifico che, secondo alcuni documenti falsi da lui forniti, venne effettuato già il giorno dopo la sua prima visita in negozio. «Così gli consegnammo la sua nuova Harley - ha spiegato Neri - anche se il pomeriggio stesso la banca ci avvisò che quell’operazione “puzzava”. I soldi non c’erano e quando provai a digitare il nome del compratore su internet capì subito cos’era accaduto». Frontini era già stato arrestato nel 2009 per aver tentato una truffa simile a Pordenone, mentre poco prima il raggiro era riuscito a Milano e l’uomo si era portato a casa una Maserati nuova fiammante.

Il concessionario pavese tentò allora di contattare il presunto truffatore e, dopo alcune chiamate andate a vuoto, gli rispose un uomo dicendo che Frontini era in ospedale perché aveva appena fatto un incidente con la sua Harley. «Un copione ben studiato», secondo i carabinieri di Pavia. Poco dopo il mezzo venne messo in vendita su e-bay, ma il sedicente Piero che aveva pubblicato l’annuncio non aveva intenzione di consegnarla senza che prima fosse versato un acconto.

Probabilmente un’altra truffa, insomma. La sorpresa più grande, però, arrivò quando, il 30 luglio, nel negozio di Pavia si presentò un ragazzo in sella alla sua nuova moto, che venne subito identificata come quella «venduta» due mesi prima. Era stata rivenduta da un concessionario di Legnano che l’avrebbe a sua volta comprata proprio dal Frontini. Fu così deciso di lasciare il mezzo all’ignaro nuovo proprietario, mentre dalle denunce presentate è nato un processo per truffa a carico di Massimiliano Frontini, nel quale si è costituita parte civile la concessionaria di proprietà di Max Pezzali e Angelo Neri, rappresentata dall’avvocato Magda Grossi. La prossima udienza è stata fissata per il 10 febbraio 2014.