Pavia, 13 giugno 2013 - Il vescovo di Pavia, monsignor Giovanni Giudici, ha incontrato oggi pomeriggio i dirigenti e i lavoratori della Merck Sharp & Dhome.  Nelle scorse settimane la multinazionale del settore farmaceutico ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Pavia entro la fine del 2014, gettando nello sconforto i 270 attuali dipendenti della Merck, piu’ altri 130 di ditte pavesi che operano nell’indotto che rischiano di trovarsi senza lavoro. La prossima settimana si apriranno i tavoli istituzionali per affrontare il caso della Merck: lunedì 17 giugno in Regione e venerdì 21 giugno a Roma, al Ministero per lo Sviluppo economico.

Il vescovo Giudici ha manifestato ai dipendenti della Merck la sua vicinanza personale e quella dell’intera comunitaà cristiana della diocesi di Pavia. "In momenti come questi - ha detto - è importante essere uniti e far vincere il senso della solidarietà. Sono persuaso che il fatto di avere a Pavia tante istituzioni ospedaliere, induce a pensare che investimenti economici in questo settore potrebbero consentire l’utilizzo di competenze fino ad ora esercitate nell’industria che ha annunciato l’intenzione di chiudere. E' giunto il momento di non far prevalere la religione del profitto, ma di mettere al centro di ogni scelta, anche economica, la persona’’.