Pavia, 6 giugno 2013 - I lavoratori della Merck Sharp&Dohme (Msd) hanno proclamato, a partire da giovedì, otto ore di sciopero dopo l’annuncio, da parte dell’azienda farmaceutica, dell’intenzione di cedere lo stabilimento produttivo di Pavia entro il 2014. Nei prossimi giorni i sindacati chiederanno un incontro al ministero dello sviluppo economico e a quello della sanità.

"Sono 270 i lavoratori che rischiano di perdere il posto, per non parlare delle ricadute dell’indotto", afferma Gianni Ardemagni, segretario generale della Femca Cisl di Pavia. "E’ sorprendente - aggiunge Ardemagni della Femca Cisl - come ancora una volta le aziende farmaceutiche straniere utilizzino il nostro Paese a loro uso e consumo per commercializzare i loro prodotti senza preoccuparsi di mantenere la produzione e l’occupazione. Nel 2012 lo stabilimento Merck di Pavia ha prodotto oltre 2 miliardi e 500mila compresse: “Fino a due mesi fa - conclude - si è lavorato in straordinario, oggi ci dicono che chiuderà".

Chiederemo un incontro al ministero dello sviluppo economico e a quello della sanita’, ma ci attiveremo anche con le istituzioni per trovare le soluzioni migliori per ridurre l’impatto sull’occupazione”.
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(fonte Agi)