Voghera, 15 aprile 2013 - Come è successo a Claudio Bisio nel film "Benvenuto presidente', anche lui vorrebbe diventare Capo dello Stato senza far parte del 'palazzo'. Ma a differenza di Bisio che nel film viene eletto senza saperlo, Diego Di Pierro, 60 anni, originario di Chieti e residente a Voghera (Pavia), ha presentato la sua candidatura alla Presidenza della Repubblica Italiana. Lo riferisce l'agenzia stampa Ansa.

Di Pierro è in pensione, dopo aver lavorato per anni in una società farmaceutica. Di politica si è occupato spesso in passato, militando nelle file del Partito Liberale ma non ha mai occupato poltrone o ruoli istituzionali. Venerdì 12 aprile ha inviato due raccomandate, alla presidenza del Senato e a quella della Camera, annunciando la sua autocandidatura: una scelta che ha formalizzato anche al gabinetto della Prefettura di Pavia.

''Mi sono letto con attenzione l'articolo 84 della nostra Costituzione - spiega Di Pierro -: ogni cittadino che abbia compiuto i 50 anni, ed è in possesso dei diritti civili e politici, può diventare Presidente della Repubblica. Allora mi sono detto: perché non provarci? Con la mia esperienza da 'peones' fra la gente comune, potrei essere un ottimo presidente, meglio sicuramente delle persone che oggi frequentano il parlamento e litigano continuamente con il solo obiettivo di occupare i posti di potere''.

''Guardate in che condizioni ci troviamo - ha aggiunto - a quasi due mesi dalle elezioni siamo ancora senza un governo e il presidente Napolitano ha tirato fuori la storia dei dieci saggi solo per guadagnare tempo e non prendere una decisione''. Di Pierro si augura che anche altri, come lui, presentino la propria autocandidatura alla presidenza della Repubblica entro giovedì 18 aprile, il giorno in cui si comincerà a votare per il futuro Capo dello Stato.

''Qualche associazione aveva proposto di sostenermi, ma ho preferito presentarmi da solo come libero cittadino. C'è bisogno di buon senso per rimettere a posto le cose nel nostro Paese: basta con ministri che arrivano dalla Bocconi e poi adottano provvedimenti che penalizzano i cittadini. Il 18 aprile sarò anch'io a Roma: spero che mi venga consentito di assistere alle votazioni per il Presidente della Repubblica''.