Voghera, 13 marzo 2013 - Il legittimo impedimento colpisce ancora. Ieri in tribunale a Napoli si sarebbe dovuta tenere l’udienza preliminare della vicenda che vede indagati per corruzione il sindaco di VogheraCarlo Barbieri, il commercialista iriense Guido Marchese e l’onorevole del Pdl Marco Milanese, ex collaboratore di Giulio Tremonti al Ministero. Ma il giudice ha dovuto rinviare l’udienza perché sono arrivati due certificati medici -uno inviato lunedì e l’altro mandato ieri - che attestavano la malattia di Milanese. Nel primo i medici hanno scritto di una gastroenterite, nel secondo di uno stato influenzale con febbre a 38,5 gradi. Il giudice ha accolto l’istanza, quindi nulla di fatto nell’udienza di ieri nella quale si sarebbe dovuto decidere se Barbieri e Marchese - fra gli altri - sarebbero finito o meno in aula per il processo.

 

La prossima udienza è stata fissata all’8 aprile alle 9,30. In quell’occasione i difensori dei due indagati vogheresi, gli avvocati Carlo Enrico Paliero e Luca Angeleri, solleveranno la questione preliminare dell’incompetenza territoriale. Secondo la difesa infatti, stando alle accuse, il reato di corruzione si sarebbe consumato a Voghera, non a Napoli. L’idea quindi è chiedere il trasferimento del processo a Voghera. Probabilmente già alla prossima udienza arriverà la decisione del giudice di prosciogliere o rinviare a giudizio gli indagati. La vicenda risale al luglio del 2011, quando Marchese e il sindaco erano stati messi agli arresti domiciliari con un’ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Napoli.

 

Secondo le accuse, i due sarebbero i corruttori e Milanese il corrotto: infatti avrebbero versato 100mila euro per ottenere incarichi in vari enti. Ma il sindaco e il commercialista si sono sempre detti innocenti, spiegando che lo scambio di denaro sarebbe stato fatto lecitamente. Barbieri e Marchese nel 2010 hanno deciso di acquistare una villa del parlamentare Milanese a Cannes, versando una caparra di 650mila euro, ma poi l’acquirente trovato dai due (un olandese) si è tirato indietro. A quel punto i due chiedono che vengano restituiti i soldi anticipati, secondo l’accusa ne avrebbero ricevuti indietro solo 550mila, gli altri 100mila sarebbero restati a Milanese.

 

L’indagine nasce da una intercettazione di Sergio Fracchia, immobiliarista che in pochi giorni avrebbe trovato un nuovo acquirente: una donna giapponese. Fracchia spiegava che «i due avrebbero dovuto restituire un cento di quei documenti che avevamo depositato». I 100mila euro sarebbero stati versati a Milanese in cambio di incarichi in società partecipate dal ministero del Tesoro. Barbieri sarebbe così finito nel Consiglio di amministrazione di Ferservizi, Marchese nominato componente del collegio sindacale nelle società a partecipazione pubblica Ansaldo Breda, Oto Melara, Ansaldo Energia, Sogin e Sace.