di Stefano Zanette

Pavia, 20 novembre 2012 - Refurtiva pericolosa. L’allarme furti che prosegue un po’ su tutto il territorio provinciale, non riguarda solo i già gravi danni ai proprietari delle case svaligiate, ma anche le ancor più preoccupanti possibili conseguenze dell’utilizzo da parte dei criminali di alcuni tipi di refurtiva. In particolare armi, ma anche altri oggetti che possono essere poi usati in altri tipi di colpi. Come la borsa con il simbolo della Guardia di finanza e il portamanette (di quelli da agganciare alla cintura, sempre con il logo delle Fiamme gialle) che sono stati rubati domenica a Vidigulfo, nella casa di un finanziere che presta servizio a Milano.

Il furto è stato messo a segno durante l’assenza dei proprietari, nel tardo pomeriggio tra le 18.30 e le 19.30. E facendo l’amara scoperta del furto subìto, il finanziere residente a Vidigulfo ha dovuto constatare la mancanza dalla sua casa anche di questi due oggetti con il simbolo delle Fiamme gialle. Oggetti che, nelle mani di criminali, potrebbero essere rivenduti e quindi utilizzati per mettere a segno truffe ai danni di anziani, ai quali gli impostori si potrebbero dunque spacciare per rappresentanti delle forze dell’ordine e carpirne così la fiducia per poi derubarli.

Ancor più grave, però, la messa in circolazione sul mercato della criminalità delle armi rubate. Un altro furto, messo a segno ad Albuzzano nel week-end, ha infatti tra la refurtiva anche una pistola. Una calibro 38, con tanto di 20 proiettili. Nello sporgere la denuncia per il furto subìto, il proprietario, che deteneva l’arma regolarmente, ha ammesso ai carabinieri della stazione di Belgioioso che custodiva l’arma in una scatola. Senza dunque quei requisiti di sicurezza che deve invece rispettare chi tiene in casa un’arma da fuoco. Così i militari non hanno potuto fare altro, dopo aver raccolto la denuncia del furto, che denunciare a loro volta A.M., 75enne di Albuzzano, per l’omessa custodia dell’arma. Non è la prima volta che un derubato viene a sua volta denunciato, anzi si stanno moltiplicando i furti di armi nelle abitazioni svaligiate. Un dato che preoccupa le stesse forze dell’ordine, per la conseguente immissione sul mercato illecito della criminalità di armi che certamente, dopo essere state rese anonime verrano utilizzate per commettere altri reati.

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