Pavia, 15 settembre 2012 - La crisi, le speranze dei giovani e i social network. Sono gli argomenti affrontati a Pavia dal semiologo americano Noam Chomsky, famoso per i suoi studi sul linguaggio e accademico del Mit di Boston, politologo e sociologo noto a livello mondiale per il suo pensiero sulla globalizzazione. "La società in cui viviamo ormai ruota completamente attorno all'economia. E le lobby economiche stanno cercando di distruggere il mondo'', ha dichiarato. Il suo intervento è stato il momento centrale dell'apertura dell'anno accademico dello Iuss, la Scuola superiore universitaria, nello storico palazzo del Broletto.

Chomsky ha parlato di "Occupy Wall Street": ''La speranza sta nel fatto che la crisi possa diventare uno strumento aggregante soprattutto per le nuove generazioni: i giovani non vogliono lottare solo per se stessi, ma anche per chi verra' dopo di loro''. Il movimento di protesta viene sostenuto da Chomsky che, a quasi 84 anni, continua ad essere un punto di riferimento per le nuove generazioni. Chomsky si e' soffermato anche su Internet e i social network: ''Li considero uno strumento neutro. Per spiegarli ricorro alla metafora del martello: posso servirmene intelligentemente per piantare un chiodo oppure negativamente per tirarlo in testa a una persona e far male. Un mezzo, di per se', non basta a fare una rivoluzione, dipende da come lo si usa. E lo abbiamo verificato anche quando hanno bloccato Internet in Egitto o in Libia. Hanno espropriato l'uso di un mezzo, ma non le persone che, anzi, hanno riscoperto la potenza del parlarsi a voce per attuare la loro rivoluzione''.