Pavia, 16 maggio 2012 - I ragazzi dell'Unione degli Universitari hanno scelto Pavia come punto di partenza della loro lotta ai sindaci delle "città dormitorio". In programma c'è un flash-mob nel nome di una nuova cittadinanza studentesca: "Stanotte a mezzanotte in punto, tutti gli studenti si troveranno in piazzale Leonardo da Vinci e si metteranno del nastro adesivo sulla bocca, per 'urlare' nel silenzio 'Non vogliamo città dormitorio'", annuncia Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell`Unione degli Universitari.

"In Italia non abbiamo minimamente la cultura della cittadinanza studentesca, salvo rarissime eccezioni di amministratori illuminati. Soprattutto le città universitarie - denuncia l'Udu - vivono gli studenti come un peso: 'Ti affittiamo la nostra seconda casa, tu studia, fai aumentare l'economia cittadina ma poi dormi' è in sintesi
l'accoglienza delle città universitarie nel nostro Paese".

Secondo Orezzi "gli studenti universitari sono deboli politicamente perchè non votano nel comune dove studiano e così, troppo spesso, i sindaci si sento forti verso chi non ha possibilità di giudicare l'operato degli amministratori con il voto comunale. Per avere un vero peso, bisognerebbe permettere agli studenti universitari di votare nei comuni dove studiano".