di Pierangela Ravizza

Portalbera, 16 aprile 2012 - «Occorre far emergere la responsabilità di chi sapeva e non ha fatto nulla per impedire questo dramma provocato dall’amianto». Così l’avvocato Ezio Bonanni di Roma e presidente nazionale dell’Ona (Osservatorio Nazionale Amianto), ieri a Portalbera dove si è costituita la sezione pavese, a proposito del processo che si apre oggi, a Voghera, contro dieci dirigenti dell’ex Fibronit, ha annunciato che potrebbero essere chiamati in causa anche il comune di Broni, la Regione Lombardia, l’Asl ed addirittura lo Stato. «In un processo analogo, in Calabria — ha aggiunto l’avvocato — a Paola, il magistrato ha ammesso lo Stato come imputato». Insomma rischia di allargarsi il fronte di chi potrebbe finire sul banco degli imputati. Quanti, invece, quelli che si costituiranno parte civile? Un numero certo non c’è ancora, ma potrebbero essere anche 600.

L’Avani (associazione vittime dell’amianto) diretta da Silvio Mingrino e l’Ona (Osservatorio Nazionale Amianto) dovrebbero rappresentarne più di un centinaio. Ieri, a Portalbera, nel corso dell’assemblea dell’Ona è emerso che molti parenti delle vittime dell’amianto ed anche persone malate sono state oggetto, in questi giorni, da continue pressioni anche da parte di studi legali che si sono offerti per garantire tutela giudiziaria e costituzione come parte civile. «Condotta da censurare» hanno detto i responsabili dell’Ona che hanno preannunciato anche un esposto.

Il processo Fibronit si apre, quindi, in un clima di forte tensione. Preannunciato un presidio davanti al Tribunale «perché su una questione del genere — ha aggiunto Bonanni — bisogna anche fare in modo che il processo vada avanti rapidamente». Come rapidamente si sollecita l’intervento di bonifica. Un’efficace sintesi in proposito arriva dal neo coordinatore provinciale dell’Ona, Matteo Pernice: «Mio padre non ha mai lavorato a contatto con l’amianto ed è malato di asbetosi. C’è ancora tanto amianto in giro, anche se la Fibronit è chiusa. Chi può dire che mio padre non si è ammalato perchè mi accompagnava a Broni a giocare a pallone? La mancata bonifica aumenta il rischio». Inevitabilmente anche la paura e non si tratta affatto di psicosi come qualcuno, fino a qualche anno fa, sosteneva. Qui si parla di 1900 morti a causa dell’amianto, con conteggio aggiornato ormai a 3 anni fa.