Milano, 12 marzo 2012 - Con forme morbide e con tanto riso, quello nell'Oltrepò pavese, alberato e ricco di salumi e insaccati, quello cremasco, a base di pizzoccheri e polenta, quello valtellinese, sorprendente e inter-regionale quello dei laghi e perfetto per gli amanti del vino quello in Franciacorta: sono almeno 5 gli itinerari che la Lombardia da sola potrebbe offrire ai visitatori di Expo, con pacchetti a scelta da promuovere all'estero fin da ora.

Per dare una mano, con alle spalle oltre 25 anni di studi sulla valorizzazione del paesaggio agrario e delle tradizioni culinarie si è fatto avanti Darko Pandakovic, docente del Politecnico, del corso di Architettura del paesaggio, e il suo gruppo di studenti e ricercatori che sarebbero già pronti a mettere a disposizione le chicche lombarde ancora poco note, "scoperte battendo il territorio anno dopo anno, esame dopo esame". Secondo Pandakovic, "si catturerebbero certamente inglesi, tedeschi e francesi che già affollano Langhe e Monferrato e la Toscana:con Expo si potrebbe convertirli alla Lombardia".

Mentre le adesioni dei paesi ospiti crescono, Pandakovic raccomanda agli amministratori locali di "non perdere la specificità del territorio", quanto agli organizzatori, "l'impressione è che manchi una regia che decida: anche a volersi proporre, adesso, non sapremmo chi è l'interlocutore attendibile. Questo crea poca fiducia nelle reali potenzialità di Expo per un rilancio della regione. Anche a livello turistico". "Gli stranieri soprattutto, vanno attirati in Lombardia per la gola, il modello di viaggio è cambiato e oramai si cercano mete o percorsi di gusto, lontani da mete affollate" ha spiegato Pandakovic che già immagina comparire sul sito di Expo un menù di 10-15 itinerari "diversamente caratterizzati e ben documentati con indicazioni sui mezzi e sulle location: dove mangiare e dove dormire, con una speciale attenzione, ovviamente, per la cucina locale".

Ecco allora i pizzoccheri valtellinesi, assieme alle delizie di grano saraceno amate dagli sciatori generalmente quasi quanto le piste di quella regione, oppure i tortelli e le ricette di carne che si possono trovare tra Crema e Cremona. Poco più a nord la Franciacorta sfodera una carta di vini "che potrebbe sfidare chiunque", da gustare con buoni piatti di pesce come il risotto al lavarello, anche, "poco noto ma delizioso piatto della regione dei Laghi". Un itinerario a giorno, i visitatori di Expo allungando di poco il soggiorno in Italia e staccandosi da Milano "potrebbero innamorarsi della Lombardia, ma per vincere la sfida è necessario cominciare a proporsi al mondo già da ora e con una strategia. E qui è la Lombardia, per prima, e chi la amministra, che deve iniziare a crederci".