Pavia, 19 gennaio 2012 - E' un polacco di 36 anni la vittima dell'omicidio commesso a Pavia, sulle rive del Ticino. Il suo nome era Sebastian Zbiniew. Viveva in Italia da circa dieci anni: era uno dei tanti 'senza tetto' che di notte si sistemano sotto i ponti per cercare un riparo e dormire. E proprio sotto il ponte della Liberta', a poche centinaia di metri dal centro storico di Pavia, Sebastian e' stato massacrato di botte e ucciso, presumibilmente nella notte tra martedi' e mercoledi'.

Il suo cadavere e' stato ritrovato ieri mattina da un residente del rione Ticinello, che era in giro con il cane sulle
rive del fiume. Il volto di Sebastian Zbiniew era irriconoscibile: l'assassino l'ha sfigurato, colpendolo ripetutamente con un bastone o una pietra. Tuttavia e' stato possibile risalire all'identità della vittima grazie ad un
tatuaggio tra la spalla e il collo. Il corpo del polacco e' stato trasportato all'istituto di Medicina legale dell'Universita' di Pavia, dove oggi verrà effettuata l'autopsia.

 

IL FERMO - Un uomo di nazionalità croata è stato bloccato dalla Polizia ferroviaria di Cervignano del Friuli (Udine) con i vestiti ancora macchiati di sangue. Dovrebbe trattarsi dell'uomo che ha ucciso Sebastian Zbiniew. L’uomo stava cercando di raggiungere in treno la Slovenia e, quindi la Croazia.

 

LA FIACCOLATA - L'omicidio potrebbe essere stato commesso per futili motivi: dopo un litigio, forse per soldi, sarebbe seguita l'aggressione risultata fatale al polacco. Sebastian Zbiniew, pur essendo un uomo solitario, frequentava il centro diurno della Casa del Giovane di Pavia: e' una struttura che accoglie i disagiati. E proprio per ricordare Sebastian, e riportare l'attenzione sul problema dei poveri che non hanno un tetto sotto il quale dormire (il cui numero e' in continuo aumento), sabato sera alle 21 si terra' una fiaccolata organizzata dalla Caritas e dalla Casa del Giovane.