Voghera, 5 gennaio 2012 -«La politica come servizio civile, non lavoro». Il consigliere comunale Antonio Marfi ha spiegato così il pensiero che sta dietro alla pubblicazione in rete del suo compenso per le attività politiche che svolge. La cifra, 531 euro lordi a dicembre 2011, è stata interamente devoluta alla Caritas diocesana di Tortona, che ha ringraziato per il gesto. Ogni consigliere comunale prende 33 euro lordi a presenza, compresi i consigli comunali e le commissioni, a meno che non siano gratuite (come quella istituita per stabilire gli indirizzi di Asm spa). Dopo l’iniziativa di Marfi non sono mancate le accuse di volersi fare pubblicità.

Stupisce che le polemiche non siano arrivate dal mondo della politica, ma da quello dei cittadini vogheresi: «Qualcuno ha pensato fosse un modo per ottenere visibilità, ma io sono in buona fede — si difende Marfi —. Ho una visione molto locale della politica. Può succedere che non tutti siano sempre d’accordo, anche fra i nostri elettori». L’idea di devolvere il gettone di presenza era stata presa sin dall’inizio del mandato, solo ora è stato reso pubblico il documento che attesta la trattenuta: «Abbiamo fatto una scelta. Ci piaceva l’idea che questi soldi fossero usati per attività benefiche. Non abbiamo dubbi sul fatto che la Caritas li usi bene — spiega Marfi —. Siamo anche in ritardo, avremmo potuto pubblicare tutto prima ma eravamo presi da altre cose più urgenti». 
 

Questo è il primo passo di “operazione trasparenza”, un’iniziativa del Movimento 5 stelle che mira a «fare chiarezza sui costi della politica locale — prosegue il consigliere —. Vorremmo che tutti i cittadini sapessero il totale dei costi e anche quanto guadagnano il sindaco e gli assessori per i loro incarichi». La richiesta all’Amministrazione di rendere pubblici i compensi verrà inviata a febbraio: «Nel prossimo Consiglio comunale (che si terrà il 12 gennaio alle 17), affronteremo solo le interpellanze avanzate dal precedente — sottolinea Marfi, che aggiunge —.«Siamo politici, diamo segnali pubblici, quindi bisogna dare il buon esempio».