Pavia, 26 luglio 2011 - È stata un’ora d’aria speciale quella che i 500 detenuti del carcere di Pavia hanno vissuto ieri. Con loro c’erano il presidente della Provincia Daniele Bosone e il consigliere Pd Giacomo Galazzo. Arrivato a Torre del Gallo alle 9 si è trattenuto nel carcere fino alle 10,30: così ha testato in prima persona gli spazi di socializzazione ristretti, dopo l’ampliamento deciso dal ministero di Giustizia che ha eliminato il campo da calcio.

Il primo “male” è il sovraffollamento. «Siamo al doppio della capienza regolamentare — aggiunge Bosone — il che significa problemi igienico-sanitari tenuti sotto controllo da 2 medici e 5 paramedici. La direzione e gli agenti di Polizia penitenziaria cercano di fronteggiare bene la situazione, pur in carenza d’organico». La risposta del Ministero è stata un aumento della capienza, con una nuova struttura che si sta completando. «Non si può rincorrere il problema del sovraffollamento con altre strutture — dice Bosone — perché si aggiungono tante celle ma senza servizi in più.

Come il campo da calcio, che speriamo di recuperare». Invece per Bosone «si dovrebbe cambiare sistema: meno carceri e strutture un po’ più aperte, come per esempio campi di lavoro agricolo. Un ventaglio diverso di soluzioni». La Provincia promette di istituire la figura del garante del detenuto. «Ci siamo impegnati in campagna elettorale. Abbiamo tre carceri importanti, serve un ponte tra dentro e fuori».