Pavia, 11 maggio 2011 - Cresce l'allarme tra i bancari pavesi. La provincia di Pavia è infatti in controtendenza rispetto al calo di rapine nelle banche che si registra a livello nazionale. Nei primi 4 mesi dell’anno sono già stati messi a segno 12 colpi: se l’andamento dovesse mantenersi costante nell’anno, il dato (in proiezione) di 35 rapine sarebbe il peggiore degli ultimi 20 anni.

È quanto emerge da “Le rapine alle banche - La sicurezza nel sistema bancario per la tutela dei lavoratori e dei cittadini - Venti anni di dati, statistiche, guide e consigli di comportamento dalla banca dati del sindacato dei bancari”, pubblicazione a cura della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) di Pavia, presentata ieri pomeriggio al Politeama alla presenza, tra gli altri, del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

«È evidente — commenta Vincenzo Saporito, segretario coordinatore della Fabi Pavia — che le misure messe in campo dalle aziende non sono ancora sufficienti a contrastare adeguatamente il fenomeno, come dimostra, a livello locale, anche l’impennata dei casi registrati negli ultimi 4 mesi a Pavia e provincia. Come Fabi chiediamo alle banche di sviluppare sistemi di sicurezza più efficaci per salvaguardare realmente lavoratori e clientela. Una soluzione valida potrebbe essere rappresentata dalle guardie giurate, da porre a presidio delle filiali più a rischio». E lo studio presentato dalla Fabi Pavia vuole anche dimostrare che un indice di rischio è calcolabile, in base appunto ai dati raccolti negli anni.

Dal 1991 al 2010, innanzitutto, gli sportelli bancari in provincia di Pavia sono aumentati da 249 a 339, arrivando a rappresentare circa l’1% degli sportelli di tutta Italia (33.663). Nei 20 anni in questione i colpi messi a segno sono stati 418, con un andamento annuale altalenante dai 17 del 1991 ai 22 del 2010, con il minimo (6) nel 1992 e il picco masssimo (34) nel 2002, quando Pavia finì nelle statistiche nazionali come la provincia a più alto indice rapine/sportelli. Nella “stagionalità” delle rapine, il mese nero è gennaio (47 sulle 418), seguito da febbraio (40) e marzo (41), mentre il minimo si registra in agosto (21).

Interessante il dato sulla distribuzione delle rapine per giorno della settimana: il 24,88% sono state messe a segno di venerdì. E gli orari più a rischio sono quelli appena successivi all’apertura, sia mattutina (il 18% delle rapine tra le 8 e le 9.30) che pomeridiana (il 19% tra le 14.30 e le 15.30) e appena prima della pausa pranzo (il 17% tea le 12.30 e le 13.30). Nello studio sulla suddivisione territoriale delle banche più colpite, la zona più a rischio è quella a Nord di Pavia, in particolare nei comuni di Vellezzo Bellini, Giussago, Certosa, San Genesio, Bornasco, Vidigulfo e Bascapè.