Ragazzina marocchina picchiata e frustata, i genitori respingono le accuse

L'avvocato dei familiari: "Sgridata per la scuola, non per l'abbigliamento o lo stile di vita. I miei assistiti sono sconcertati e negano le cinghiate"

Una donna velata

Una donna velata

Pavia, 5 aprile 2017 - "Sgridata per la scuola, non per l'abbigliamento o lo stile di vita". Così afferma Pierluigi Vittadini, legale difensore dei genitori e del fratello della 14enne marocchina che ha denunciato di aver subito maltrattamenti. La ragazza a febbraio aveva chiesto aiuto alla polizia, spiegando di essere stata presa a cinghiate e picchiata: "I miei assistiti sono sconcertati, negano le cinghiate - spiega l'avvocato -. I motivi delle discussioni erano relativi al rendimento scolastico della ragazza, che era stata bocciata e saltava le lezioni, non all'abbigliamento. La religione è lo stile di vita non c'entrano". La ragazza è stata posta dal tribunale dei minori di Milano in una comunità protetta. Riguardo alle lesioni riportate dalla giovane è presente anche un referto: "I miei assistiti negano di aver frustato la ragazza", conclude l'avvocato. L'avvocato ha aggiunto inoltre che la giovane - "una ragazza particolare" - sarebbe già scappata due volte dalla comunità cui è stata affidata.